[gtranslate] AMANDA KNOX E IL FIDANZATO CHRISTOPHER CHIEDONO SOLDI PER LE NOZZE, MA SONO GIÀ SPOSATI - WHAT-U

Ecco il sito realizzato da Amanda e Christopher (a sinistra) per raccogliere fondi
http://www.knoxrobinson.com/registry.html
Questa la lettera inviata ai media. Noi pubblichiamo la copia di Ansa

di Sara Parker

Nella stravagante pianificazione di un matrimonio, tutto ci si può aspettare tranne che gli sposi siano già… sposati. “I registri della Contea di King, nello Stato di Washington”, scrive The Telegraph, “si legge che hanno presentato una domanda di matrimonio il 21 novembre dell’anno scorso e si sono sposati ufficialmente il 7 dicembre 2018”. La Knox e il suo fidanzato oggi hanno rilasciato una dichiarazione in risposta alle polemiche “sulle nozze tenute nascoste” e “alle critiche ricevute per la modalità e motivazioni che li hanno spinti a chiedere denaro per il matrimonio” (anche se nessuno sapeva che era già stato celebrato) prendendosela maggiormente con la stampa, rea di metterla sempre in cattiva luce per il suo triste passato. “Abbiamo archiviato i documenti per essere legalmente sposati nel dicembre dello scorso anno per semplificare le nostre tasse e assicurazioni”, hanno precisato lei e Christopher nella missiva. “L’evento di febbraio sarà una celebrazione del matrimonio “con i nostri cari”. Nelle ore precedenti la discussione si era fermata al crowdfunding “sì è vero, no non è vero”. Ma i dubbi su questo aspetto era impossibile averne visto che Amanda e Christopher hanno addirittura creato un sito di registro di matrimoni crowdfunding ( http://www.knoxrobinson.com/registry.html) per raccogliere 10.000 dollari per “avere un aiutino per coronare “il loro sogno d’amore”. Amanda Knox e il marito Christopher Robinson nella lettera raccontano nei particolari, anche economici, dal viaggio a Modena per il festival della giustizia penale in avanti che cosa è accaduto, quanti soldi hanno ricevuto per venite in Italia e quanti ne hanno spesi di tasca propria motivo per cui poi sono stati costretti a cercare fondi per le loro nozze: “Per presenziare al festival della giustizia di Modena siamo stati ospiti dell’associazione Italy Innocence Project. Da loro abbiamo ricevuto un rimborso di 1/4 delle spese sostenute per il volo di a/r per venite in Italia e non abbiamo voluto chiedere nient’altro”. Amanda e Christopher poi raccontano di avere speso in tutto di tasca loro 10mila dollari, “Ma ne è valsa la pena”, hanno precisato. Però dato che quei soldi erano quelli messi da parte per coronare il loro sogno d’amore, per rimpinguare le tasche hanno pensato di optare “per una raccolta fondi” , come accade oramai molto spesso, anche in Italia magariper un altro genere di “progetti”. Una notizia che in realtà non dovrebbe creare così tanto scalpore, visto che Amanda stessa scrive che ci sono numerosi siti, che sovvenzionano progetti di questo genere in cambio di premi simbolici, nel loro caso il libro di poesie intitolato “The Cardio Tesseract”, scritto da da lei e Christophe sulle “loro speranze, paure e luoghi oscuri, dai pensieri di suicidio e ricordi di prigione, ai sogni di crescere bambini” in vendita a 15 dollari anche sul sito Alephactory Press, una casa editrice indipendente con sede a Seattle che offre l’opportunità di pubblicare anche ad autori inediti prime opere purché trattino lo strano, il prescientifico, l’inquietante, il controverso e l’ibrido. Ma Amanda è Amanda. E volente o nolente conquista sempre la scena. A giugno durante il Festival di Giustizia Penale a Modena la 32enne statunitense aveva parlato del suo caso giudiziario e dell’assoluzione in Cassazione per l’omicidio di Meredith Kercher a Perugia. Per lei un capitolo doloroso chiuso, che però le ha cambiato la vita. Molte però sono ancora le persone che malgrado l’assoluzione totale di Amanda e Raffaele Sollecito covano ancora astio, in particolare nei confronti della Knox. Su Fb dopo avere pubblicato la notizia del nostro articolo sulla raccolta fondi organizzata da Amanda e Christopher, abbiamo letto commenti molto negativi su di lei, dai quali noi di What-u abbiamo preso e prendiamo le distanze perché non rispecchiano il nostro pensiero e modo di esprimere pareri su nessuno. Vero è che l’Italia non è certo tra i Paesi preferiti da Amanda e allora, guarda caso, forse proprio la proposta di una nostra lettrice che le consiglia di realizzare una raccolta fondi per qualcosa che non sia personale e magari non vada più a rimestare nei brutti ricordi del passato, costruendo un ponte positivo verso l’Italia, come una raccolta fondi per un ente di beneficenza, potrebbe essere davvero una buona idea.

Matrimonio normale o lunare?

Dopo la richiesta di matrimonio arrivata sulle note della colonna sonora di E.T. anche il matrimonio avrà un legame a doppio filo con lo spazio. Sul sito realizzato per la raccolta fondi Amanda e Christopher hanno scritto: “Ammettiamolo, non abbiamo bisogno di altre cose. Ciò di cui abbiamo bisogno è di aiutare a organizzare la migliore festa di sempre per la nostra famiglia e i nostri amici!”  Tre le tipologie di donazioni proposte. La più economica parte da 500 dollari per coprire i costi di allestimento della festa, la seconda da 1000 dollari per abiti stravaganti super spaziali e il cibo, e la terza, da 2000 dollari per tutto il resto foto comprese, con l’opportunità di offrire in cambio “ai donatori così generosi” anche un video speciale in ricordo della festa. Per tutti color che contribuiranno anche con una spesa minima invece è assicurato l’invio di una copia firmata, in edizione limitata, del libro di poesie d’amore The Cardio Tesseract, che verrà pubblicato il giorno stesso del matrimonio. 


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Content is protected !!

Decreto legge n. 63/2012 convertito con la legge 103/2012. Art. 3-bis (Semplificazioni per periodici web di piccole dimensioni): 1. Le testate periodiche realizzate unicamente su supporto informatico e diffuse unicamente per via telematica ovvero on line, i cui editori non abbiano fatto domanda di provvidenze, contributi o agevolazioni pubbliche e che conseguano ricavi annui da attività editoriale non superiori a 100.000 euro, non sono soggette agli obblighi stabiliti dall'articolo 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, dall'articolo 1 della legge 5 agosto 1981, n. 416, e successive modificazioni, e dall'articolo 16 della legge 7 marzo 2001, n. 62, e ad esse non si applicano le disposizioni di cui alla delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 666/08/CONS del 26 novembre 2008, e successive modificazioni. 2. Ai fini del comma 1 per ricavi annui da attività editoriale si intendono i ricavi derivanti da abbonamenti e vendita in qualsiasi forma, ivi compresa l'offerta di singoli contenuti a pagamento, da pubblicità e sponsorizzazioni, da contratti e convenzioni con soggetti pubblici e privati.Provider-distributore: Aruba.it SpA (www.aruba.it) - piazza Garibaldi 8 / 52010 Soci (AR)

Realizzazione: What-u Need to know what-u@what-u.com

DISCLAMER - PRIVACY