[gtranslate] CONTE OGGI FIDUCIA ALLA CAMERA, SALVINI E MELONI IN PIAZZA A PROTESTARE - WHAT-U

di Marco Congiu

Stamattina Giuseppe Conte alla Camera dei deputati esporrà le linee programmatiche del nuovo Governo in occasione del voto di fiducia. Il suo intervento sarà possibile seguirlo dalle 11 in diretta streaming anche dalla sua pagina Facebook.. Al suo fianco avrà da un lato Luigi Di Maio e un Movimento 5 stelle che di certo non farà passi da gambero su quanto è stato fatto negli ultimi quattordici mesi, dall’altro Dario Franceschini in rappresentanza di un Pd che chiede di “cambiare tutto”. Ovviamente per Conte questa è una sfida troppo grande per perderla. Aveva detto che l’esperienza di Governo era finita con il precedente incarico, e ora che è di nuovo sotto i riflettori di Montecitorio dovrà mettere ancora più impegno di quello profuso con Lega e M5s per fare collaborare “lealmente” Pd e M5s. Tenendo ben presente che l’ex ministro Salvini continua il suo tour nelle piazze italiane dove ora sta raccogliendo anche il consenso dei “No partito”, ossia i delusi del Pd e M5s, che non hanno digerito questa nuova unione “di fatto”, invocando elezioni a destra e a manca. E poi c’è la Meloni che a capo di Fratelli d’Italia oltre a volere le elezioni, continua con i suoi appelli per scendere nelle piazze a protestare, proprio oggi e domani giorni cruciali per il premier, che nel suo discorso odierno chiederà la fiducia alla Camera (e domani al Senato).

In cima all’agenda ci saranno la imminente manovra economica e il tema dei migranti: un rapporto più forte, di dialogo “critico”, con l’Europa, induce a un cauto ottimismo sulla possibilità di ottenere risultati più tangibili. Per il resto, come preannunciato ai capi delegazione di M5s, Pd e Leu, il premier dovrebbe sviluppare i ventinove punti del programma di governo, primo canovaccio dell’azione dell’esecutivo. Non ci sarà molto tempo per il rodaggio, questa volta. I primi cento giorni giallorossi dovrebbero avere la legge di bilancio al centro, protagonista assoluta. La visita di mercoledì di Conte a Bruxelles darà il via ufficiale alle trattative per ottenere margini di manovra e provare a trasformare una legge di bilancio difficilissima nella chance di dare un primo segnale nel senso di una crescita più equa. Ma in Ue Conte spingerà anche sul fronte immigrazione, nella speranza di avere un sostegno sempre più concreto rispetto a quello finora ricevuto. Altri temi caldi “conflitto d’interessi” e “autonomia”. E ancora: aiuti alle fasce deboli, ai terremotati e ai disabili, pensioni di garanzia per i giovani, parità di genere nelle retribuzioni, edilizia residenziale pubblica, lotta alle mafie. Si attende di capire se il presidente del Consiglio citerà le misure di bandiera dell’ultima manovra, quota 100 (scade tra due anni) e reddito di cittadinanza (si può migliorare nei dettagli, secondo M5s). Da Ravenna Nicola Zingaretti, che è sul palco con il commissario Ue Paolo Gentiloni e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, promette ai militanti Pd che ora cambierà “tutto”. Ma su questo non sembrano molto d’accordo i Cinque stelle: in un post sul blog sbandierano la propria squadra di governo e si dicono “pronti a riprendere da dove, per colpa di qualcuno, l’azione di governo si era interrotta”.

In settimana Di Maio ha già convocato i ministri M5s alla Farnesina, chiedendo loro di portare le rispettive priorità. Il capo M5s sembra intenzionato a far valere il ruolo di leader del partito di maggioranza relativa. E all’insegna dell’ottimismo ritrovato ha scritto su Fb un paio di giorni fa: “C’è tanto lavoro da fare e non abbiamo tempo da perdere. Anche per questo motivo oggi ho incontrato i ministri M5S alla Farnesina. Ho visto persone motivate, pronte a dare il massimo per gli italiani. Con loro abbiamo fatto il punto su tutti i provvedimenti da portare avanti. Questo governo è nato, infatti, per dare risposte immediate agli italiani. Intanto abbiamo il taglio dei parlamentari da concretizzare. E siamo pronti all’ultimo voto. Si tratta dell’ultima votazione alla Camera e poi elimineremo 345 poltrone, risparmiando mezzo miliardo di euro da investire in servizi per i cittadini”.


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