[gtranslate] LA CONSULTA DICE SÌ AL SUICIDIO ASSISTITO NEI CASI COME DJ FABO - WHAT-U

La decisione dei giudici della Suprema Corte sulla compatibilità con la Costituzione dell’articolo 580 del codice penale che punisce l’aiuto e l’istigazione al suicidio con la reclusione fino a 12 anni è arrivata stasera. I giudici hanno detto che è lecito l’aiuto al suicidio nei casi come quelli di Dj Fabo. È lecito l’aiuto al suicidio nei casi come quelli del Dj Fabo. La Corte Costituzionale ha ritenuto non punibile ai sensi dell’articolo 580 del codice penale, a determinate condizioni, “chi agevola l’esecuzione del proposito di suicidio, autonomamente e liberamente formatosi, di un paziente tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale e affetto da una patologia irreversibile, fonte di sofferenze fisiche e psicologiche che egli reputa intollerabili ma pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli”. Quindi ora in attesa dell’intervento del legislatore, la Corte costituzionale ha previsto “specifiche condizioni e modalità procedimentali”, affinché l’aiuto al suicidio rientri nelle ipotesi non punibili, “per evitare rischi di abuso nei confronti di persone specialmente vulnerabili, come già sottolineato nell’ordinanza 207 del 2018”.

“Da oggi in Italia siamo tutti più liberi anche quelli che non sono d’accordo. Ho aiutato Fabiano perché ho considerato un mio dovere farlo. La Corte costituzionale ha chiarito che era anche un suo diritto costituzionale per non dover subire sofferenze atroci. È una vittoria di Fabo e della disobbedienza civile, ottenuta mentre la politica ufficiale girava la testa dall’altra parte. Ora è necessaria una legge”, ha detto Marco Cappato commentando ala sentenza della Consulta.

“Marco Cappato si è esposto, ha avuto coraggio ed è stato un pioniere e quindi merita di essere ringraziato. Tutte le persone che si trovano nelle condizioni” simili a quelle in cui era Dj Fabo “gli devono un grande grazie”. Così Beppino Englaro, il padre di Eluana, ha commentato la decisione della Consulta aggiungendo: “Dopo tutto il clamore e tutto quello che si è sentito, si può dire che siamo davanti a una sentenza storica. Ora voglio vedere se il Parlamento potrà non attenersi alle indicazioni della Corte costituzionale”, ha concluso Englaro, commenta all’Adnkronos la sentenza della Corte costituzionale.


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