[gtranslate] GOVERNO UNITO CONTRO RENZI - WHAT-U

di Marco Parodi

Il premier Giuseppe Conte
Il segretario nazionale Dem, Nicola Zingaretti
ph. Zingaretti.it
Il ministri degli Esteri Luigi Di Maio
Il premier di Italia Viva Matteo Renzi

A volte bisogna dare un calcio al cerchio e uno alla botte e dopo il tonfo in Umbria il Pd, con l’avvicinarsi delle regionali in Emilia Romagna, non vuole più perdere ulteriore terreno, tra l’altro in un territorio simbolo per il partito, ma sulla plastic tax non vuole fare passi da gambero. Nonostante le critiche del leader di Italia Viva, Matteo Renzi e quelle che arrivano dal presidente Pd dell’Emilia Romagna sull’aumento della tassazione sugli imballaggi in plastica monouso e altre tasse verdi che causano continui attriti . “Gioco di squadra, impegno per lo sviluppo e il lavoro, lotta alle disuguaglianze sociali, rivoluzione verde, scuola e formazione. L’Italia dalla maggioranza e dal Governo si aspetta questo”, ha scritto Nicola Zingaretti, Segretario nazionale del Partito Democratico e presidente della Regione Lazio, su Fb, “Solo così si sconfigge la destra, dando risposte e speranza alle persone. Stop furbizie, ipocrisie, sgambetti, litigi, piccolezze. Ora è tempo di credibilità per ricostruire fiducia e speranza. Il Partito Democratico lavora per questo. Nella manovra finalmente abbiamo evitato la slavina dell’aumento dell’Iva, finalmente tagliamo le tasse e alziamo gli stipendi al ceto medio, mettiamo 11 miliardi sugli investimenti verdi e rifinanziamo industria 4.0, aboliamo il ticket sulla sanità, detassiamo fino al 90% il rifacimento delle facciate dei palazzi, si riprende a investire sulla sicurezza urbana e potrei continuare su misure che fino a qualche mese fa sembravano impossibili. Se qualcosa non va, in uno spirito unitario si affronterà come sempre è avvenuto nel percorso parlamentare. Ma bisogna farlo insieme e uniti dalla parte dei cittadini, perché è giusto e perché sia chiaro: l’incertezza quotidiana è il modo migliore per regalare l’Italia alle destre e condannare le italiane e gli italiani a un inesorabile declino senza neanche combattere. Per noi democratici non si governa per occupare poltrone litigando tutti i giorni, ma per costruire un altro tipo di futuro. Per noi governare non è un privilegio, è responsabilità. Su questo bisogna essere chiari: solo condividendo questo spirito è utile andare avanti”. A fargli eco, ieri il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, che ha ricordato che le misure più discusse, come plastic tax e stretta sulle auto aziendali, possono sempre essere riviste e “migliorate“. “Dobbiamo ridurre l’utilizzo della plastica monouso, non possiamo prima applaudire i giovani in piazza per l’ambiente e poi non agire. Una misura che disincentiva la plastica mono uso è giusta, poi occorre modularla bene e sono pronto a discutere con gli operatori del settore”.

Sull’argomento non poteva non dire la sua il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che pure lui la espresso il suo pensiero su Fb: “Vedo che è nato un dibattito surreale sulla plastic tax, quindi vorrei mettere le cose in chiaro. Qui abbiamo sentito e visto partiti politici che per anni ci hanno detto: rispettiamo l’ambiente, amiamolo, pensiamo al futuro. E nel frattempo però, mentre si riempivano la bocca di queste belle parole, trivellavano i mari, inauguravano nuovi inceneritori, rievocavano il nucleare. La Lega lo ha fatto anche al governo insieme a noi e li abbiamo sempre fermati.
Per questi signori qui l’ambiente è un pozzo per fare soldi e basta, alcune inchieste della magistratura lo hanno dimostrato.
A parole sono tutti degli statisti, nei programmi elettorali c’è sempre la riforma del secolo che salva il pianeta, poi quando si tratta di venire ai fatti, di trovare il coraggio di cambiare rotta e intervenire per dare una nuova visione al Paese, si girano dall’altra parte. E vengono a parlarci di realismo, che ci vuole tempo, che “oggi no, domani forse, dopodomani sicuramente”, come diceva qualcuno. Anche la sinistra, di parole ne ha dette e ridette… Bene, oggi per la prima volta c’è un governo che ci mette la faccia. Che ai cittadini ha promesso un Green New Deal, un grande piano per l’ambiente: vero, concreto, davvero per il futuro dei nostri figli e delle nostre imprese, per renderle più competitive sui mercati internazionali.
La plastic tax, come la chiamano, serve a questo. Serve a dare una scossa, serve a invertire la rotta. Non promuovi l’ambiente parlando, lo promuovi facendo delle scelte. I soldi di uno Stato non sono infiniti, vanno re-distribuiti e la politica serve a questo, appunto, a fare delle scelte.
Il MoVimento 5 Stelle la sua scelta l’ha fatta tanto tempo fa: difendere l’ambiente, introdurre nuovi meccanismi per rimettere la nostra economia su un binario più sostenibile e continuare a crescere. È un dovere di chi rappresenta le istituzioni pensare alle future generazioni. Non è una colpa. Ripeto: è un dovere. E noi siamo fieri di onorarlo!”.

Il Presidente Giuseppe Conte, oggi a Milano per l’inaugurazione del 157° anno accademico del Politecnico e della sede della Fondazione Human Technopole, pare che abbia in programma, si apprende da fonti Ansa, di incontrare le aziende coinvolte e gli esperti del settore per avere un confronto volto a rendere ancora più efficaci e sostenibili queste misure riducendo eventualmente l’impatto. Nella convinzione che si tratti di misure che rappresentano la chiara volontà del governo di avviare una svolta green senza avere un fine punitivo. Ma al momento però nella sua agenda ufficiale non ve n’è riscontro. L’unica cosa certa è la volotà del premier a non voler fare passare questa come la “manovra delle tasse”. “È una manovra che ha evitato il già programmato aumento dell’Iva per 23 miliardi, che avrebbe avuto un impatto negativo su consumi e famiglie. Non può essere raccontata come una ‘manovra delle tasse’ solo per la presenza di alcune specifiche e limitate misure volte a tutelare l’ambiente, la salute dei cittadini e che danno un indirizzo green al paese”.

“I media sono pieni di retroscena, ma la verità è molto più semplice”, ha scritto Matteo Renzi su Facebook. “Noi di Italia Viva non siamo contro nessuno. Siamo solo contro l’aumento delle tasse, contro l’aumento di IVA, cellulari e gasolio. Contro l’aumento sulle auto aziendali e sulle nostre imprese. Noi non facciamo polemiche, ma proposte concrete su come evitare i microbalzelli. Sui giornali ci criticano ma in Parlamento ci daranno ragione e voteremo insieme contro le tasse, vedrete”.


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