[gtranslate] GALWAY E RIJEKA: CAPITALI EUROPEE DELLA CULTURA 2020 - WHAT-U

Inaugurata nel 1985, l’iniziativa Capitale europea della cultura mette in luce la ricchezza e la varietà della cultura europea, contribuendo a migliorare il profilo internazionale delle città. Il titolo che ha un impatto a lungo termine, non solo culturalmente ma anche in termini economici e sociali, per il 2020 è stato assegnato a Galway, la terza città irlandese a conquistare il titolo, la più grande città del Connacht (provincia occidentale d’Irlanda), e Rijeka (Fiume), città sulla costa adriatica croata conosciuta per la sua atmosfera bohémien e i numerosi festival. A partire da febbraio, in concomitanza con l’antico calendario celtico, il programma di Galway 2020 ruoterà intorno alle quattro feste celtiche di Imbolic, Bealtaine, Lughnasa e Samain. I tre temi principali di Galway 2020 sono immigrazione (a Galway un abitante su quattro è nato fuori dall’Irlanda) paesaggio e identità linguistica. La vicepresidente del Parlamento europeo Mairead McGuinness – il cui collegio elettorale include Galway – descrive la città come sinonimo di cultura: “Galway ha una ricca tradizione letteraria, artistica e musicale – è la culla della lingua irlandese e allo stesso tempo moderna e globalizzata – un polo per tecnologia e dispositivi medici. Sono lieta che questa città vivace e dinamica sul limitare dell’Europa abbia l’opportunità di mostrarsi all’intero continente”. Il programma di Rijeka 2020 (con lo slogan “Port of diversity – Il porto delle diversità”), sarà incentrato su tre temi fondamentali: quello dell’immigrazione, poi del lavoro e infine dell’acqua. Il deputato croato di Renew Europe Valter Flego si è congratulato con la città per il titolo di Capitale europea della cultura, ricordando che proprio a Rijeka ha svolto i suoi studi di ingegneria meccanica: ” Rijeka può rappresentare uno splendido esempio di tolleranza e multiculturalismo per tutte le città europee. Sono certo che la città promuoverà questo evento nel modo giusto. Mi congratulo di cuore con la città nella quale ho studiato per il prestigioso riconoscimento”.

DI COSA SI TRATTA?

L’iniziativa “Capitale europea della cultura” intende:

  • mettere in luce la ricchezza e la diversità delle culture in Europa
  • celebrare le caratteristiche culturali condivise da tutti gli europei
  • accrescere il senso di appartenenza dei cittadini europei a uno spazio culturale comune
  • promuovere il contributo della cultura allo sviluppo delle città.

L’esperienza ha inoltre dimostrato che l’evento è un’eccellente opportunità per:

  • riqualificare le città
  • potenziare il profilo internazionale delle città
  • valorizzare l’immagine delle città agli occhi dei suoi abitanti
  • ridare vitalità alla cultura di una città
  • rilanciare il turismo.

COME FUNZIONA?

Designazione delle capitali europee della cultura negli Stati membri dell’Eu

Sei anni prima dell’anno della nomina, gli Stati membri ospiti selezionati pubblicano un invito a presentare candidature, in genere attraverso il proprio ministero della Cultura. Le città interessate a partecipare al concorso devono presentare una proposta.

Le domande presentate sono esaminate sulla base di una serie di criteri stabiliti in una fase di preselezione condotta da una giuria di esperti indipendenti del settore della cultura. La giuria opera una prima selezione delle città, che sono invitate a presentare domande più dettagliate.

La giuria si riunisce nuovamente per valutare le domande definitive e raccomanda una città per paese ospitante. A questo punto la città prescelta è ufficialmente designata Capitale europea della cultura.

La Commissione ha il compito di garantire che le norme stabilite a livello dell’UE siano rispettate nel corso di tutta la procedura.

Dalla designazione all’attuazione …

Le capitali europee della cultura sono ufficialmente designate quattro anni prima dell’anno in cui saranno capitali della cultura. Un così lungo anticipo è necessario per pianificare e preparare un evento di tale complessità. Nel corso di questi quattro anni la giuria, con il sostegno della Commissione europea, svolge un ruolo permanente di sostegno alle capitali europee della cultura sotto forma di consulenze, orientamento e monitoraggio dei preparativi.

Al termine di questo periodo di monitoraggio, la giuria valuterà l’opportunità di raccomandare o meno l’assegnazione da parte della Commissione europea del premio Melina Mercouri (attualmente pari a 1,5 milioni di euro, finanziati dal programma dell’UE Europa creativa).

…e alla valutazione dei risultati

Ogni anno la Commissione europea pubblica una relazione di valutazione sui risultati delle manifestazioni “Capitale europea della cultura” dell’anno precedente. A partire dal 2019 è prassi che siano le capitali stesse a elaborare la propria valutazione, che poi viene trasmessa alla Commissione entro la fine dell’anno successivo a quello della nomina.

Le città che intendono partecipare devono attendere l’annuncio di un concorso nel proprio paese e successivamente compilare e presentare una proposta in risposta all’invito a presentare candidature pubblicato dall’autorità responsabile del concorso (in genere il ministero della Cultura)

Cosa è stato fatto finora?

L’iniziativa è nata nel 1985 ed è stata assegnata finora a oltre 50 città in tutta l’Unione europea. Ecco quali sono le capitali europee della cultura a partire dal 2020

• 2020 – Fiume (Croazia) e Galway (Irlanda)

• 2021 – Timișoara (Romania), Elefsina (Grecia) e Novi Sad (Serbia, paese candidato)

• 2022 – Kaunas (Lituania) ed Esch (Lussemburgo)


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