[gtranslate] EMERGENZA COVID-19. LA DOPPIA FACCIA DEL BENE E DEL MALE. E L'INIZIATIVA DEL DISTRETTO ROTARY 2042 - WHAT-U

Continuano senza sosta, nella capitale e in provincia, i controlli dei Finanzieri del Comando Provinciale di Roma per contrastare le condotte fraudolente legate all’epidemia da “Coronavirus”. Nel corso di un controllo presso una parafarmacia ubicata nel quartiere Esquilino, militari del 2° Nucleo Operativo Metropolitano hanno sequestrato 15.700 mascherine di produzione indiana, sprovviste del marchio di qualità CE e senza alcun confezionamento in grado di salvaguardarne la sterilità. 8.000 pezzi sono stati rinvenuti all’interno dell’esercizio commerciale e altri 7.700 stoccati nel bagagliaio dell’autovettura di proprietà del titolare, che è stato denunciato alla Procura della Repubblica capitolina per il reato di frode in commercio. Più di 3.500 mascherine chirurgiche monouso, anche queste non conformi alla normativa comunitaria e nazionale, sono state scovate dalle Fiamme Gialle del 3° Nucleo Operativo Metropolitano in una rivendita situata al Prenestino, riconducibile a un cittadino cinese che, sfruttando l’aumento esponenziale della domanda, aveva pensato bene di procurarsi il materiale e le attrezzature necessarie per la produzione “artigianale” dei dispositivi, che poi piazzava sul mercato completamente “in nero”. Per l’uomo, colto mentre era intento al loro confezionamento, è scattata la segnalazione all’Autorità Giudiziaria per frode in commercio. In una ferramenta di Ardea la Compagnia di Pomezia ha individuato una settantina di flaconi, confezionati artigianalmente, recanti indicazioni errate sull’ideoneità del prodotto ad eliminare batteri, funghi e virus, pertanto potenzialmente ingannevoli per i clienti, indotti a fidarsi dell’efficacia igienizzante del prodotto.

SEQUESTRATE OLTRE 23.000 MASCHERINE NON SICURE E PIÙ DI 1.200 FLACONI DI IGIENIZZANTE SPACCIATI PER “BIOCIDI”

Gli accertamenti svolti dai Finanzieri per ricostruire la filiera distributiva hanno permesso di sequestrare un altro migliaio di identici flaconi. Il titolare della società di distribuzione di Roma è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Velletri per frode in commercio. Ma se c’è chi in un momento del genere se ne approfitta dell’emergenza, c’è invece chi l’emergenza la trasforma in un’ulteriore occasione per fare del bene e rendersi utile alle persone che in questo momento hanno più bisogno.

Distretto Rotary 2042

Il Distretto Rotary 2042, comprendente i Club delle province di Bergamo, Monza Brianza, Sondrio, Varese, Lecco, Como e parte nord di Milano, dopo aver attivato il Call center Rotary Assistenza Covid-19 al numero 02 8498 8498, dedicato a tutti i cittadini che non si trovano in situazioni strettamente emergenziali, ma che presentano sintomi “lievi e moderati”, ha da poco consegnato alla Fondazione Don Gnocchi uno stock di 2880 flaconi di gel disinfettate, materiale di cui ospedali e strutture di soccorso continuano ad avere bisogno. Sempre grazie al lavoro e al supporto del Distretto, che continua a raccogliere le richieste delle diverse ATS lombarde e degli ospedali della Regione, il 118 di Como ha ritirato 2300 paia di guanti e 50 tute indispensabili per poter svolgere il lavoro in totale sicurezza. Anche un primo stock di 1200 mascherine è già stato ritirato dal Consorzio Comuni della Bassa Bergamasca e sempre a Bergamo sono in arrivo 15 respiratori portatili destinati all’Ospedale cittadino, respiratori che arrivano dalla Cina proprio come le 60.000 mascherine FFP2 e i 2000 misuratori di ossigeno diretti ai vari ospedali lombardi. La Cina si conferma dunque il Paese che più di tutti sta contribuendo ad aiutare l’Italia, in particolare Bergamo e la Lombardia, in questo momento di grande emergenza.

Giuseppe Navarini ,
il Governatore di Distretto
Rotary 2042

“Ma la novità più importante riguarda la creazione di una Commissione Farmaceutica”, ha detto il Governatore del Distretto 2042, Giuseppe Navarini. “La nostra connessione diretta con le ATS e gli Ospedali del territorio ci ha portati a porre in primo piano l’enorme problema che riguarda il reperimento di medicinali. Abbiamo quindi pensato di formare un gruppo, costituito da tre farmacisti e un chimico farmaceutico, con il compito di vagliare le singole richieste provenienti delle diverse strutture per il recupero di farmaci utili alla cura del Coronavirus, sempre più difficili da trovare sul mercato. La ricerca prosegue non solo sul territorio italiano, ma anche all’estero compatibilmente con le normative d’uso italiane. La Commissione Farmaceutica, coordinata dal chimico Dott. Carlo Meroni, ha concretizzato un primo acquisto di 500 dosi di farmaco antimalarico PLAQUENIL che saranno consegnate all’Ospedale di Alzano Lombardo, proprio al centro della zona rossa”. (A.C.)


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