
Ieri la Ministra per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti ha presentato al Consiglio dei ministri il Piano Strategico Nazionale sulla violenza maschile contro le donne 2021-2023.
Il nuovo Piano, in continuità con il Piano strategico 2017-2020, è articolato per Assi, in linea con la Convenzione di Istanbul: Prevenzione, Protezione e Sostegno, Perseguire e Punire, Assistenza e Promozione. A ciascun Asse sono associate specifiche Priorità, che affrontano le dimensioni più significative della violenza maschile sulle donne.
Il Piano presentato in Consiglio dei ministri è il risultato di un lavoro condiviso, che ha visto il coinvolgimento della Cabina di Regia Nazionale (Amministrazioni centrali, Regioni e autonomie locali), delle Parti Sociali e delle principali realtà associative attive nel settore della prevenzione e del contrasto della violenza di genere. Sul Piano è stato acquisito anche il parere positivo della Conferenza Unificata in data 3 novembre 2021.
L’obiettivo del Piano è quello di fornire risposte adeguate alle diverse forme di violenza contro le donne attraverso un ampio ventaglio di misure, quali la prevenzione, la protezione delle vittime, la formazione e l’educazione degli operatori, l’informazione e la sensibilizzazione della collettività, gli interventi sugli uomini autori di violenza, la tutela delle donne migranti e delle vittime di discriminazioni multiple, la promozione dell’autonomia lavorativa, economica e abitativa delle vittime.
“L’adozione di un documento di programmazione strategica, con un orizzonte temporale pluriennale”, ha sottolineato la Ministra Bonetti, “rappresenta un elemento imprescindibile per la definizione e attuazione di politiche integrate ed efficaci. In tale consapevolezza, nel Disegno di legge di Bilancio per il 2022 è stata inserita una proposta di modifica degli art. 5 e 5 bis del decreto-legge n. 93 del 2013, volta a rendere strutturale il Piano strategico nazionale sulla violenza maschile sulle donne e a mettere a regime le risorse finanziarie da destinare alla sua attuazione. Il tema della prevenzione e contrasto della violenza maschile contro le donne, del resto, è al centro dell’azione del Governo e la programmazione e l’attuazione di politiche efficaci costituisce una precisa linea di impegno del Paese, in coerenza con la Convenzione di Istanbul ratificata dall’Italia nel 2013. Ora che il Piano Strategico è definito”, ha concluso la Ministra, “sarà forte il nostro impegno per attivare rapidamente le misure previste, a partire dalla costituzione degli Organismi di Governance, una Cabina di regia di indirizzo politico e un Osservatorio con funzioni tecniche. Attraverso tali Organismi, tutte le componenti del Paese che hanno contributo alla predisposizione del Piano, che desidero davvero ringraziare, potranno concorrere anche alla sua attuazione”.