[gtranslate] LE SFIDE URGENTI CHE BIDEN DOVRÀ AFFRONTARE NEL 2022 - WHAT-U

Il presidente americano Joe Biden

Molti sono i grattacapi di politica estera che dovrà affrontare il presidente degli Stati Uniti Joe Biden quest’anno. La tensione tra Stati Uniti e Cina è salita alle stelle dopo le minacce della Cina di riprendersi la giurisdizione di Taiwan. Gli Stati Uniti hanno detto che si schiereranno dalla parte di Taiwan e Pechino ha già fatto sapere che l’America pagherà un “prezzo insopportabile” per questa scelta. 

Il braccio di ferro in difesa dell’Ucraina e dell’Afghanistan

Un altro problema riguarda le decine di migliaia di truppe russe ammassate al confine con l’Ucraina che stanno suscitando il timore di una guerra potenzialmente imminente nell’Europa orientale. E poi c’è l’Afghanistan controllato dai talebani dopo il disastroso ritiro delle forze armate statunitensi entrato in un tunnel di degrado e impoverimento senza ritorno. E a farne le spese in primis sono state le donne afghane e i bambini.  Feriti e uccisi senza alcuna pietà. Alcuni mesi fa c’era preoccupazione per l’imposizione del burqa che in realtà era solo la punta dell’iceberg perché le donne ora possono uscire di casa solo se accompagnate. I dati parlano chiaro: un rapporto pubblicato il mese scorso dalle Nazioni Unite mostra un aumento delle donne e dei bambini feriti e uccisi già tra maggio e giugno dello scorso anno in concomitanza della partenza delle truppe americane dalla regione.   

Accordo nucleare con l’Iran, freno alle armi chimiche anche per la Corea del Nord e l’aumento del terrorismo islamico in Africa

Sotto i riflettori è finito anche il nuovo accordo sul nucleare con l’Iran che nonostante la spinta diplomatica da parte dell’America e dei suoi alleati europei, sta svanendo come neve al sole.

Anche gli sforzi per porre fine al programma nucleare della Corea del Nord sembrano essere a un punto morto e in Africa, il terrorismo islamico è in aumento, suscitando preoccupazioni sul fatto che il continente possa essere un terreno fertile per attacchi contro l’Occidente.

Insomma dall’Asia al Medio Oriente, Biden ora deve ingranare la quarta e riordinare la lista delle priorità cui dedicarsi per dare all’America quelle certezze che ora gli americani pretendono. I sostenitori di Biden però ricordano che grazie a Biden, dopo 4 anni di tensioni con l’ex presidente Usa Trump, ora l’America ha di nuovo buoni rapporti con la NATO e sempre grazie a Biden gli Usa sono riusciti a conquistare un ruolo chiave al vertice globale sui cambiamenti climatici nel 2021. Con molti dubbi riguardo i risultati effettivi di questo vertice dell’attivista Greta Thunberg.

Giovedì il presidente ha parlato al telefono con Vladimir Putin, per cercare di dissuaderlo dal suo intento di volere conquistare l’Ucraina con la forza, come la Russia fece con la Crimea nel 2014. Insomma Biden alle manieri forti per contrastare i conflitti preferisce la diplomazia e usare il fioretto invece della spada, anche se nel frattempo ha fatto sapere che se la Russia non desisterà dal proposito di invadere l’Ucraina, sarà soggetta sanzioni economiche molto pesanti. Il Cremlino per fare passi indietro ha chiesto agli Stati Uniti e all’Europa di fare concessioni – come la promessa che la NATO non si espanderà verso est per includere l’Ucraina o la Georgia – per disinnescare la situazione. Insomma la sfida più urgente ora per l’America è proprio questa.   

E poi c’è la questione vaccini che è un’altra questione piuttosto spinosa. Lo scorso novembre la Casa Bianca sul suo sito, ha scritto nei dettagli le due linee guida che verranno seguite per combattere il COVID-19 con l’obiettivo di fare vaccinare milioni di americani e proteggere di conseguenza i lavoratori, prevenire i ricoveri ospedalieri, salvare vite umane e rafforzare l’economia. Ottimi propositi , peccato però che la Costituzione americana non dia all’esecutivo il diritto di usare i suoi vari Gabinetti per eludere il ramo legislativo. Vale a dire: se la volontà di Biden è quella di costringere i cittadini a fare un vaccino che non è ancora stato testato a lungo termine – e che quindi di fatto è sperimentale – secondo i vincoli costituzionali, Biden dovrebbe prima creare un disegno legge e poi farlo approvare e trasformarlo in legge. Invece secondo molti americani il potere legislativo viene spesso eluso. E così siamo arrivati al punto in cui secondo altri un burocrate non eletto come Anthony Fauci, e i suoi colleghi burocrati non eletti nel governo federale, possono dettare la politica del Coronavirus attraverso la Casa Bianca con gravi violazioni dei diritti individuali in tutto il paese eludendo il principio di scelta individuale, della libertà individuale, della libertà civile quindi il diritto di determinare il proprio trattamento sanitario, cioè un vaccino. 

Ora sono molti coloro che affermano che l’America non può sopravvivere ad altri tre anni di Biden, perché con un tocco di penna, Biden può annullare interi decenni di precedenti costituzionali praticamente distruggendo tutto ciò che rende grande l’America.


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