[gtranslate] RUSSIA, PUTIN DECIDE GIRO DI VITE SU FINLANDIA E SVEZIA PERCHÉ VOGLIONO ENTRARE NELLA NATO - WHAT-U

Lo stato maggiore ucraino ha affermato che le forze russe si stanno ritirando dalla città nord-orientale di Kharkiv e si stanno concentrando sulla protezione delle rotte di rifornimento, mentre lanciano mortai, artiglieria e attacchi aerei nella provincia orientale di Donetsk al fine di “esaurire le forze ucraine e distruggere le fortificazioni”.

Il ministro della Difesa Oleksii Reznikov ha affermato che l’Ucraina “sta entrando in una nuova fase a lungo termine della guerra”.

Il presidente Volodymyr Zelensky, ha detto che gli ucraini stanno facendo grandi sforzi nel combattere i russi e che l’esito della guerra dipenderà dal sostegno dell’Europa e di altri alleati . Negli Usa 40 miliardi di dollari per aiutare l’Ucraina sono rimasti in standby in attesa del sì del Senato. “Nessuno oggi può prevedere quanto durerà questa guerra”, ha detto Zelenskyy nel suo discorso video notturno di ieri. Oggi una delegazione del Senato degli Stati Uniti guidata dal leader della minoranza Mitch McConnell (gli altri senatori repubblicani erano Susan Collins del Maine, John Barrasso del Wyoming e John Cornyn del Texas) ha incontrato il presidente ucraino a Kiev, la città che Putin non è riuscito a conquistare il 24 febbraio ossia all’inizio dell’offensiva. Così ora le sue mire puntano al Donbas, la nota regione dove l’Ucraina ha combattuto i separatisti sostenuti da Mosca dal 2014 con l’obiettivo di impadronirsi di parti del territorio ora sotto il controllo ucraino per riempire le caselle ora vuote del suo scacchiere. Zelenskyy ha detto che le forze ucraine hanno anche compiuto progressi nell’est, riconquistando sei città o villaggi nell’ultimo giorno, ma ha anche aggiunto che la guerra sta causando una crisi alimentare in tutto il mondo poiché la Russia blocca il grano ucraino dall’uscita dal porto.

Putin contro l’espansione della NATO nell’Europa orientale

Il presidente russo Vladimir Putin ha avvertito sabato il suo omologo finlandese che le relazioni tra i due vicini potrebbero essere “influenzate negativamente” se la Finlandia proseguirà con i piani per richiedere l’adesione alla NATO. L’ufficio stampa del Cremlino ha affermato in una dichiarazione che Putin ha detto a Sauli Niinistö che l’abbandono della Finlandia “della sua tradizionale politica di neutralità militare sarebbe un errore poiché non ci sono minacce alla sicurezza della Finlandia. Un tale cambiamento nella politica estera del paese potrebbe influenzare negativamente le relazioni russo-finlandesi, che erano state costruite nello spirito di buon vicinato e partnership per molti anni, ed erano reciprocamente vantaggiose”, ha aggiunto il premier russo. La risposta è arrivata dopo che Niinisto ha detto a Putin in una conversazione telefonica che il Paese nordico militarmente non allineato che ha una storia complessa con il suo enorme vicino orientale “deciderà di fare domanda per l’adesione alla NATO nei prossimi giorni”.

Oggi Putin nel corso di una telefonata al presidente finlandese ha ribadito che l’adesione della Finlandia alla NATO sarebbe un “errore” che “influirà negativamente sulle relazioni russo-finlandesi”.

L’ingresso della Finlandia e della Svezia nella Nato? Non sarà significativa

“Dal punto di vista della capacità militare, cambierà poco. Non sono Paesi che aggiungono particolare forza nella Nato. Il maggiore contributo è dato dagli Usa, seguiti da Gran Bretagna e Canada. L’Italia è uno dei Paesi che hanno partecipato alle missioni all’estero. Ma dal punto di vista geopolitico ci sarà una fortissima novità: l’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato avviene nel momento in cui si è compreso che la minaccia della Russia non è virtuale, ma reale. Questi Paesi hanno necessità di autodifesa e l’ingresso nella Nato cambia molto più per loro che per l’Alleanza”, questo il parere del senatore del Gruppo Misto Andrea Causin, ex Forza Italia, membro della commissione Difesa ed ex componente dell’assemblea parlamentare Nato, sull’ingresso della Finlandia e forse della Svezia all’Alleanza, ai microfoni di iNews24.

Secondo Causin la richiesta di adesione che verrà presentata non complicherà il conflitto in Ucraina: “È chiaro che oggi, se guardiamo alle dichiarazioni di Putin e Lavrov, qualsiasi tipo di reazione viene vista come una provocazione perché c’è la necessità di alimentare la propaganda in Russia. Ma se per loro tutto è una provocazione, non significa che chi deve essere difeso non si possa attrezzare per difendersi. Sono favorevole, all’ingresso di questi due paesi nella Nato”, ha aggiunto. “E a chi critica il ruolo dell’Italia in questo conflitto rispondo che non abbiamo la prova contraria di cosa sarebbe stato il nostro Paese dal punto di vista di libertà, democrazia e sviluppo economico se fossimo stati un Paese dominato dall’Unione Sovietica o da un’altra potenza per sessant’anni”.

Da Putin, ha spiegato il senatore, ci si può aspettare di tutto: “Sicuramente Putin è capace di qualsiasi cosa. Dopo aver scritto trattati di diritto internazionale per settant’anni e aver partecipato anche in modo positivo a dirimere questioni di diritto internazionale, nel 2022, ha ritenuto di scatenare un conflitto e violare i confini di un altro Paese in questo modo. Per questo ci si può aspettare di tutto. E proprio per questo, Stati come la Finlandia, che è strategica dal punto di vista economico e del petrolio, non possono essere lasciati in balìa del premier russo. Putin”, ha proseguito il senatore, “ha innescato una guerra convenzionale che non sta vincendo in modo rapido ed efficace, ed anzi, le perdite sia di uomini che di mezzi sono altissime. Non credo che, dal punto di vista economico, possa permettersi di spendere 5-700 milioni di euro al giorno per un conflitto che di fatto non ha obiettivi strategici dal punto di vista economico, ma è solo una guerra di rivendicazione di territori”.

Infine, un commento sul rischio di una crisi di Governo scatenata dal Movimento 5 Stelle per le posizioni contrastanti del loro leader Giuseppe Conte, e il premier Draghi sulla questione Ucraina: “Giuseppe Conte da premier è stato molto bravo e responsabile a gestire crisi come nella prima fase dell’emergenza Covid-19. Francamente, in queste fasi, è irriconoscibile e rasenta il ridicolo. Se fosse stato premier cosa avrebbe fatto? Avrebbe sottoposto al Parlamento la lista degli armamenti e magari anche i luoghi di destinazione cioè informazioni riservate? La sua è una posizione lucrativa ed elettorale. Ma ci sono temi su sui si può lucrare – ad esempio le battaglie sul reddito di cittadinanza o il Superbonus, che sono proprie del M5S – ed altri no. Sul tema della politica internazionale apprezzo molto più Giorgia Meloni. Penso che sia pericoloso per la democrazia il fatto che partiti della maggioranza del Parlamento non siano “atlantici”, ha concluso Causin. 

Nell’acciaieria di Mariupol

Nel frattempo i combattenti ucraini rintanati in un’acciaieria nel porto meridionale in rovina di Mariupol sono costantemente sotto attacco. Il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk ha affermato che le autorità stanno negoziando l’evacuazione di 60 soldati gravemente feriti, ma la Russia non ha acconsentito all’evacuazione di tutti i combattenti feriti dalle acciaierie, che sono un centinaio.


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