
“Ottant’anni fa l’orrore della Shoah si è mostrato al mondo in tutta la sua terrificante forza. Il 27 gennaio 1945 i cancelli di Auschwitz sono stati abbattuti, e insieme ad essi è crollato anche quel muro che impediva di vedere chiaramente l’abominio del piano nazista di persecuzione e di sterminio del popolo ebraico. Uomini, donne, bambini e anziani strappati dalle loro case, costretti a lasciare tutto, portati nei campi di sterminio e uccisi solo perché di religione ebraica” ha ricordato oggi la premier italiana Giorgia Meloni. “Un piano la cui premeditata ferocia fa della Shoah una tragedia che non ha paragoni nella storia. Un piano, quello condotto dal regime hitleriano, che in Italia trovò anche la complicità di quello fascista, attraverso l’infamia delle leggi razziali e il coinvolgimento nei rastrellamenti e nelle deportazioni. Oggi celebriamo il Giorno della Memoria della Shoah, ricordiamo i nomi e i cognomi delle vittime e rinnoviamo la memoria di quei fatti, anche attraverso la testimonianza dei sopravvissuti e dei loro discendenti. Testimoni viventi di una pagina orribile del nostro passato, ai quali rendiamo ancora una volta il nostro ringraziamento. Perché, se oggi conosciamo ciò che è accaduto, lo dobbiamo soprattutto a loro”, ha sottolineato la Meloni ricordando anche le parole di Sami Modiano, un superstite dell’Olocausto italiano, sopravvissuto al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau e attivo testimone della Shoah: ‘Sono vivo affinché possa testimoniare. C’era un disegno più grande per me, e andrò avanti a ricordare fin che vivrò’. Un uomo straordinario per la premier capace col suo insegnamento di trasmettere un’eredità senza tempo, quella del ricordo che bisogna coltivare, non cancellare nonostante il dolore per accrescere “sempre di più, la consapevolezza nelle giovani generazioni”. Perché l’antisemitismo non è stato sconfitto con l’abbattimento dei cancelli di Auschwitz. È una piaga che è sopravvissuta alla Shoah e che ha assunto declinazioni diverse propagandosi attraverso strumenti e canali nuovi. “Combattere l’antisemitismo, in tutte le forme in cui si manifesta, antiche e moderne, è una priorità di questo Governo£, ha concluso la Meloni ricordando una pagina di storia che ha lasciato ferite non rimarginabili.




La cerimonia ad Auschwitz, presente Mattarella
Oggi pomeriggio Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha partecipato alla cerimonia di commemorazione dell’80° anniversario della liberazione del campo di concentramento e di sterminio di Auschwitz – Birkenau in rappresentanza dell’Italia. Oltre a lui erano presenti altri capi di Stato e leader politici, tra cui il presidente francese Emmanuel Macron, Justin Trudeau del Canada, il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier e il cancelliere Olaf Scholz, insieme ai membri delle famiglie reali di Belgio, Danimarca, Paesi Bassi e Spagna. C’era anche Re Carlo, che è stato il primo monarca ad arrivare dentro l’ex lager. Le celebrazioni si sono aperte con gli interventi e le testimonianze di alcuni sopravvissuti del campo. Successivamente, Ronald Lauder, presidente del Congresso Ebraico Mondiale, ha rivolto un saluto di ringraziamento. Dopo un momento di preghiera per le vittime e la cerimonia di commemorazione con l’accensione di candele da parte dei sopravvissuti e delle autorità presenti, il Direttore del Museo di Auschwitz, Piotr Cywinski, ha rivolto i saluti conclusivi.
Piantedosi: “Momento di riflessione su indelebile tragedia”
“Il Giorno della Memoria rappresenta un momento di profonda riflessione sulla indelebile tragedia della Shoah, che ha segnato in maniera irreversibile la coscienza collettiva e la storia del nostro continente. Ricordare le vittime di quell’orrore significa riaffermare, con consapevolezza e responsabilità, i principi di dignità umana e di coesione sociale su cui si fondano la nostra Repubblica e la convivenza civile”. Queste le parole del ministro dell’Interno italiano Matteo Piantedosi in occasione del Giorno della Memoria. “Coltivare la memoria non è soltanto un atto di rispetto verso il passato, ma un’esigenza imprescindibile per costruire un futuro radicato nei valori della libertà e della democrazia. La conoscenza storica rappresenta uno strumento essenziale per contrastare ogni forma di negazionismo, di intolleranza e di discriminazione, affinché il ricordo continui a vivere nelle coscienze, illuminando il nostro cammino verso una società più giusta”, ha concluso il ministro.
Valditara: “Conservarne il ricordo affinché simili atrocità non si ripetano”
“Nella ricorrenza del Giorno della Memoria, ricordiamo commossi le vittime della Shoah e rinnoviamo l’impegno a conservarne il ricordo affinché simili atrocità non si ripetano. L’educazione al rispetto di ogni persona e la promozione della dignità umana sono per noi un dovere verso le future generazioni” questo il messaggio scritto su X dal ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara su X.
La città di New York illumina di giallo il municipio e altri edifici comunali per celebrare il Giorno della Memoria
“Quando l’antisemitismo continua a emergere nella nostra società, New York City rimane salda nel suo impegno a essere non solo un rifugio sicuro, ma un faro di speranza per la comunità ebraica”, ha detto il sindaco di New York City Eric Adams in una dichiarazione. “Le luci gialle che illuminano i nostri edifici cittadini stasera servono sia come memoriale per i sei milioni di vite perse sia come luminoso promemoria della nostra incrollabile solidarietà”. Anche il Bronx Borough Hall, il Queens Borough Hall, lo Staten Island Borough Hall e l’edificio municipale David N. Dinkins Manhattan saranno illuminati di giallo, ha comunicato l’ufficio del sindaco. Il municipio ospita anche una mostra di opere d’arte provenienti dal memoriale e museo dell’Olocausto Yad Vashem di Israele. Le opere d’arte, provenienti dalla collezione di Yad Vashem, saranno esposte nella rotonda del municipio per la prossima settimana. Vashem ha dichiarato che una strada nell’Upper East Side di Manhattan verrà rinominata Yad Vashem Way in una cerimonia di giovedì.
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