
Robert F. Kennedy Jr. dopo avere ottenuto il sostegno politico necessario per diventare il massimo funzionario sanitario del Paese conquistando il ruolo di supervisore dell’intero apparato sanitario federale americano, oltre che dell’USDA e dell’EPA, sta pensando a grandi cambiamenti nel mondo dei vaccini che ne limiteranno la disponibilità sul mercato. La Food and Drug Administration (FDA) “istituirà presto un quadro normativo imponente” per le modalità di test e approvazione dei vaccini. I dettagli non sono ancora pubblici, ma si sa già che il piano è e sarà supervisionato dal nuovo responsabile dei vaccini dell’agenzia, il dottor Vinay Prasad , da sempre critico per la gestione, da parte della FDA, dei richiami per il COVID-19. In bilico ora pare ci sia anche la piena approvazione da parte degli scienziati della FDA del vaccino Novavax per scongiurare il più alto rischio di contrarre il virus. E poi pare siano state già pianificate modifiche stagionali per adattarsi agli ultimi ceppi virali in circolazione con nuovi prodotti che richiederanno test aggiuntivi.
I Centers for Disease Control and Prevention non hanno ancora recepito le recenti raccomandazioni di un influente comitato consultivo sull’uso di un nuovo vaccino contro la meningite o di una vaccinazione più ampia contro il virus respiratorio sinciziale. Nel corso di un incontro degli alleati di Kennedy, che promuovevano il progetto “Make America Healthy Again”, è emerso che ora l’orientamento sui richiami per il COVID-19 per i bambini è quello di vietarli.
Nuove regole sui vaccini
La promessa dell’amministrazione di un nuovo quadro normativo sui vaccini arriva in vista di un incontro di giovedì in cui i consulenti della FDA discuteranno l’aggiornamento dei vaccini contro il COVID-19 per questo autunno e inverno. Novavax, per esempio, non è stata l’unica azienda produttrice di vaccini a essere già stata colpita dal cambiamento di atteggiamento della FDA. All’inizio di questo mese, Moderna ha posticipato la data di scadenza per il suo nuovo vaccino combinato contro COVID e influenza al prossimo anno, dopo che la FDA ha richiesto ulteriori dati sull’efficacia. Insomma ora i controlli sui benefici e i rischi dei richiami del vaccino contro il COVID-19 sembrano essere diventati più ferrei di un tempo e questo sarebbe il motivo per cui molte case produttrici di vaccini ora stanno andando con i piedi di piombo.
Quali benefici continuano a offrire le vaccinazioni annuali?
Si è chiesto quale beneficio continuino a offrire le vaccinazioni annuali. In un podcast, poco prima di assumere l’incarico alla FDA, Prasad ha suggerito che le aziende potrebbero studiare circa 20.000 anziani tra agosto e settembre per dimostrare se un vaccino aggiornato prevenisse i ricoveri ospedalieri correlati al COVID. C’è “un dibattito legittimo su chi dovrebbe ricevere il richiamo, con quale frequenza e sull’utilità di farlo nei soggetti a basso rischio”, ha affermato Adalja di Hopkins. Ma ha sottolineato che il Comitato consultivo del CDC sulle pratiche di immunizzazione possiede le competenze necessarie per prendere queste decisioni. Altri esperti sostengono che il semplice aggiornamento del ceppo bersaglio di un vaccino contro il COVID-19 non lo rende un nuovo prodotto, e i dati reali dimostrano che ogni aggiornamento autunnale ha apportato dei benefici. “I dati sono chiari e convincenti” e dimostrano che la vaccinazione riduce il rischio di ricovero ospedaliero e di malattie gravi per gli anziani per un periodo compreso tra quattro e sei mesi, ha affermato Michael Osterholm, ricercatore di malattie infettive presso l’Università del Minnesota. Purtroppo questo tipo di studio potrebbe non essere portato a termine abbastanza rapidamente da vaccinare milioni di persone prima dell’ondata annuale di vaccinazioni invernali, ha affermato il dott. Jesse Goodman della Georgetown University, ex responsabile dei vaccini della FDA. “Si farebbero sempre sperimentazioni cliniche e non si disporrebbe mai di un vaccino aggiornato”, ha concluso.