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ERIKA KIRK SI PREPARA A GUIDARE “TURNING POINT USA” PER CONTINUARE A DARE VOCE AL MOVIMENTO DEL MARITO CHARLIE


ph. by Gage Skidmore

Erika Kirk non ha dubbi: il messaggio del marito continuerà a vivere e il il suo movimento sarà più forte che mai perché lei ora ne prenderà le redini. Charlie Kirk era un attivista politico statunitense, co-fondatore e volto pubblico dell’associazione conservatrice Turning Point USA, creata nel 2012. Noto per il suo lavoro nei campus universitari e per il suo programma radiofonico, era considerato una figura di spicco del movimento conservatore, specialmente tra i giovani. Era molto vicino a Donald Trump e al movimento Make America Great Again (MAGA), un legame alimentato da diverse ragioni. In primis dal supporto politico. Turning Point USA ha sostenuto la campagna di Trump con fondi e iniziative, contribuendo alla sua rielezione nel 2024. Inoltre tra Trump e Kirk era nato un rapporto speciale anche perché Kirk e la sua organizzazione propagandavano valori conservatori e combattevano la “cultura woke”, temi centrali anche per l’agenda politica di Trump, che è stato ospite più volte del programma radiofonico di Kirk, e dopo la sua morte lo ha definito “un grande patriota americano” e “un eroe americano e un martire per la fede cristiana”.

Charlie Kirk è stato ucciso il 10 settembre 2025 mentre teneva un comizio alla Utah Valley University. È stato colpito da un proiettile al collo. L’FBI ha avviato un’indagine e un sospettato è stato arrestato e accusato di omicidio aggravato. La richiesta di pena di morte è stata avanzata, con l’aggravante dell’odio politico e della premeditazione. Sebbene le motivazioni specifiche dell’assassino non siano state chiaramente definite, l’evento ha scatenato un dibattito sulla violenza politica e ha ulteriormente acceso le tensioni tra le diverse fazioni politiche negli Stati Uniti.

Erika Kirk, nominata leader di Turning Point USA, non ha avuto alcun dubbio nell’accettare la nomina di nuova leader del movimento e lo farà con il suo stile e in linea con i suoi valori di famiglia e di madre prima di tutto. Ex Miss Arizona, la donna è stata sempre accanto al suo Charlie. I due si sono conosciuti nel corso di un colloquio di lavoro. “Le ho detto non voglio assumerti, voglio uscire con te”, raccontò l’attivista. Da allora la loro unione è stata indissolubile fino al 10 settembre, quando Kirk è stato ucciso. Erika il giorno in cui Kirk è stato assassinato non era con lui perché stava assistendo la madre a Phoenix, ma appena ha saputo la notizia, si è precipitata subito in ospedale dal marito. Purtroppo però è arrivata troppo tardi: Kirk era già morto. Lei però ha voluto vederlo a tutti i costi: “Aveva gli occhi semiaperti.  Aveva un mezzo sorriso consapevole, simile a quello della Monna Lisa. Come se fosse stato felice. Come se Gesù lo avesse salvato”, ha raccontato in un’intervista al New York Times, vedendo nella morte del marito un progetto divino. “Credo fermamente che questo fosse il piano di Dio. E’ così chiaro”, ha spiegato descrivendo la contrarietà del suo Charlie a indossare un giubbotto antiproiettile o a parlare dietro un vetro antiproiettile. La donna non nasconde il suo dolore e confessa di indossare il ciondolo sporco del sangue del marito che l’attivista portava quando è stato colpito, di non essere ancora riuscita a lavare gli asciugamani che aveva usato per la sua ultima doccia e di non riuscire ancora a entrare nella loro camera da letto. Un dolore che non la butterà giù, anzi la spingerà ad agire con tutta la sua forza. E lo ha già dimostrato con il suo primo orgoglioso discorso pubblico pronunciato a 48 ore dalla morte di Charlie Kirk e raccontando sui social il suo dolore tramite foto, inclusa quella che la vedeva straziata sulla bara del marito. Un’immagine che l’ha resa subito un punto di riferimento per tutti i seguaci orfani di Kirk. Però, pur essendo abituata ai riflettori e al lavoro (ha una linea di abbigliamento cristiano e un podcast in cui incoraggia a leggere la Bibbia), Erika ora avrà un compito molto importante, quello di continuare a dare ninfa a un movimento che ha avuto un impatto quasi senza precedenti nella politica americana. Profondamente conservatrice (“sono un moderato rispetto a mia moglie”, ha detto più volte Kirk), la vedova Kirk ora avrà la possibilità di far crescere Turning Point USA ancora di più raggiungendo con il suo messaggio le giovani donne d’America. Sul suo ruolo nutrono grandi speranze i cristiani americani per rilanciare l’idea di famiglia dopo che Erika e Charlie hanno reso ‘cool’ il matrimonio, l’avere figli e l’idea di una donna concentrata a essere madre. “Potrai sempre creare la tua carriera, ma i tuoi figli, tuo marito e il matrimonio non sono risorse rinnovabili”, ha detto Erika nel corso di un evento lo scorso giugno. E ora spera che la sua influenza sull’amministrazione, “per Donald Trump Charlie era come un figlio”, ha raccontato la vedova, “possa spingere la Casa Bianca a rilanciare politiche per la famiglia”. 



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