
Roberto Russo, marito di Monica Vitti, malato dal 2023, si è spento intorno alle 9.30 il 20 settembre in una RSA di Roma, all’età di 77 anni, dov’era ricoverato da tempo. “Finalmente ha raggiunto la sua Monica”, hanno commentato in tanti, in fila per dargli l’ultimo saluto nella Basilica di Santa Maria in Montesanto, nota anche come la Chiesa degli artisti. “Lui la amava tantissimo e le è sempre stato accanto per proteggerla negli anni più difficili della malattia, quando Monica è dovuta restare per forza lontano dai riflettori”. Una malattia degenerativa che l’ha fatta spegnere piano piano, ma che le ha dato l’opportunità di testate l’ennesima prova d’amore di Roberto, che non l’ha mai lasciata sola. Un incontro magico il loro, avvenuto in una giornata di sole splendente, sul set di Teresa la ladra nel 1973. All’epoca, lui era un “ciakkista” di 25 anni, mentre la Vitti era già una star affermata di 41 anni. “La vidi e non capii più nulla” disse. Sì, il loro fu un vero e proprio colpo di fulmine, che fece superare da subito a entrambi la differenza d’età di 16 anni, trasformando quell’incontro casuale in un legame che è durato quasi cinquant’anni. E da quel momento la loro relazione non è stata solo sentimentale, ma anche un profondo sodalizio artistico. Hanno lavorato assieme in diversi film, come Flirt (1983) e Francesca è mia (1986). In particolare, Flirt, scritto anche dalla Vitti, segnò il debutto alla regia di Russo e gli valse il David di Donatello come Miglior Regista Emergente.
Tempo fa, in un’intervista, Russo rivelò di non aver mai lasciato la casa dove viveva con Monica se non per le necessità di base, per accudire la moglie e non farla sentire sola. L’amore tra i due è stato definito come una “simbiosi”. Russo ha descritto l’amore per lei come un’avventura, in cui ha amato la donna e custodito l’immagine dell’attrice. Le nozze sono state celebrate in Campidoglio nel Duemila, il 28 settembre, dopo un lungo fidanzamento. Pochi sanno un aneddoto davvero curioso legato alla passione per il calcio di Roberto. Lui tifoso della Lazio, trasmise la passione per questa squadra anche a Monica che iniziò ad andare con lui allo stadio quando le era possibile. Dopo la morte di Monica lui si è ammalato, troppo straziante la scomparsa di lei e piano piano si è spento nel suo ricordo. Oggi martedì 23 settembre, alle ore 10.30, nella Chiesa degli Artisti a Piazza del Popolo, si è celebrato il suo funerale.
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