
Il red carpet del Festival di Cannes iniziato il 13 maggio e che si concluderà il 24, quest’anno è affollato di grandi star. Protagonista della quarta giornata della seguitissima kermesse è stata Kristen Stewart e il suo film d’esordio alla regia, The Chronology of Water dal romanzo autobiografico di Lidia Yuknavitch, e l’horror western Eddington. Acclamatissimi anche per gli attori Pedro Pascal, Austin Butler, Emma Stone e Joaquin Phoenix i cui film in concorso verranno giudicati dalla giuria presieduta dall’attrice francese Juliette Binoche. Tra le opere in concorso c’è anche un film italiano, Fuori di Mario Martone che vede la partecipazione dei protagonisti Valeria Golino, Matilda De Angelis ed Elodie. La regista Alice Rohrwacher invece è stata scelta per presiedere la Giuria della Caméra d’or, il premio che va ad un’opera prima e che viene consegnato durante la cerimonia di chiusura.
Tutti i grandi nomi del Festival di Cannes
Come abbiamo già scritto le star che hanno scelto di partecipare al festival sono tantissime. Ci sono infatti Jodie Foster, protagonista del thriller fuori concorso di Rebecca Zlotowski Vie Privée; Josh O’ Connor del film The Mastermind di Kelly Reichardt e del romanzo d’amore The History of Sound di Oliver Hermanus, in cui ha recitato insieme a Paul Mescal. E se Scarlett Johansson fa il suo debutto nei panno di regista con Eleonor the Great c’è chi festeggia un grande ritorno, dopo 14 anni di assenza: Angelina Jolie, riprendendosi la scena a Cannes con la naturalezza di chi non ha mai veramente lasciato il palcoscenico nel doppio ruolo madrina del Trophée Chopard e di regista di Couture, un’opera in bilico tra moda e identità firmata Alice Winocour e Without Blood.
Robert De Niro invece è balzato agli onori delle cronache non soltanto perché ha vinto la Palma d’onore che gli è stata consegnata da Leonardo di Caprio, ma per le sue esternazioni taglienti contro quelle che lui ritiene le derive autoritarie della politica americana e le critiche rivolte a Donald Trump che lui ha definito un «presidente filisteo».
Tom Cruise a Cannes con la première fuori concorso di Mission Impossible – The Final Reckoning, ultimo atto di una saga che ha ridefinito il concetto stesso di blockbuster, è stato accolto da una standing ovation di 5 minuti. L’attore sessantaduenne ha percorso il corridoio del Grand Théatre Lumière tra gli applausi del pubblico, assieme al regista Christopher McQuarrie e ai colleghi Hayley Atwell, Simon Pegg, Hannah Waddingham, Angela Bassett, Esai Morales, Pom Klementieff e Greg Tarzan Davis. Salendo sul palco, Cruise ha ringraziato il pubblico del festival, dichiarandosi «molto grato» di far parte di una saga che guida da oltre trent’anni. Ha poi espresso il desiderio di continuare a lavorare con McQuarrie in futuro, prima di rivolgersi nuovamente agli spettatori per ringraziarli del loro affetto. Resta però il mistero: The Final Reckoning segnerà davvero l’ultima missione di Ethan Hunt? Al momento, non è stato confermato se Cruise tornerà o meno nel ruolo.Poche ore prima della première, l’attore è stato protagonista di una masterclass al Festival di Cannes 2025, dove aveva introdotto il film in anteprima mondiale. «Lasciateci solo proiettare il film questa sera», ha detto sorridendo alla platea. «Ci siamo divertiti tantissimo a realizzarlo e vogliamo che vi godiate ogni momento.
Un compito difficile quello della giuria di giudicare i 21 film in concorso quest’anno. Ma essendo una giuria di eccellenza presieduta, come abbiamo già scritto, dalla star francese Juliette Binoche e con giurati di grande calibro come Halle Berry, Payal Kapadia, Alba Rohrwacher, Leïla Slimani, Dieudo Hamadi, Hong Sangsoo, Carlos Reygadas e Jeremy Strong, c’è chi dice che alla fin fine non sarà un compito così difficile.
Halle Berry nel 2022 è diventata la prima afroamericana a vincere l’Oscar come miglior attrice per la sua interpretazione in Monster’s Ball – All’ombra dell’odio diretto da Marc Forster. Oltre a questo ruolo importante, è stata a turno Bond Girl (in La morte può attendere, l’ultimo film della saga con Pierce Brosnan), membro della squadra degli X-Men (nel ruolo di Tempesta) e anche Catwoman (nel 2004). Ha prodotto e diretto Bruised – Lottare per vivere, 2020, inoltre ha già calcato il red carpet in varie occasioni. Nel 2017 per presentare il suo primo cortometraggio, Afternoon Clouds, selezionato per la Cinéfondation e Toute une nuit sans savoir, il suo primo lungometraggio, che aveva ottenuto l’Œil d’or alla Quinzaine des Réalisateurs nel 2021. Poi è tornata a Cannes nel 2006 per presentare X-Men: Conflitto finale e nel 2024 è stata dei tedofori della fiamma olimpica sulla scalinata del Palais, in occasione del Festival internazionale della Creatività Cannes Lions.
Payal Kapadia ha calcato il tappeto rosso di Cannes nel 2024 nei panni di regista vincendo la 77ª edizione del Festival con il Gran Prix della Giuria per All We imagine as light, opera successivamente candidata ai Golden Globe e ai BAFTA – ma non agli Oscar, in quanto la Francia le ha preferito Emilia Pérez e l’indiano Laapataa Ladies.
Altro pezzo da Novanta nella giuria è Alba Rohrwacher. L’attrice italiana ha lavorato davanti alla macchina da presa di alcuni dei più grandi registi del suo Paese (Marco Bellocchio, Luca Guadagnino, Matteo Garrone, Nanni Moretti), ma anche di sua sorella, la brillante regista Alice Rohrwacher, con la quale è stata a Cannes tre volte per Le Meraviglie e Lazzaro felice, premiati rispettivamente con il Grand Prix nel 2014 e il premio per la sceneggiatura (ex-aequo) nel 2018 e La Chimera, nel 2023. Nello stesso anno, l’attrice, già premiata alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2014, ha recitato al fianco di Guillaume Canet in Hors saison di Stéphane Brizé.
Altra giurata top, Leïla Slimani, l’autrice franco-marocchina, vincitrice del Prix Goncourt 2016 per Ninna nanna (Chanson douce), adattato per il grande schermo tre anni dopo con Karin Viard e Leïla Bekhti, ha messo a frutto il suo talento in diversi progetti, tra cui l’anno scorso la co-sceneggiatura, insieme a Thomas Jolly, della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi.
Dieudo Hamadi, regista, documentarista e produttore congolese, aveva già partecipato al concorso ufficiale con En route pour le milliard, nel 2020. Per presenziare a Cannes 2025 ha dovuto prendersi una pausa dalle riprese del suo prossimo lungometraggio, La vie est un chemin de fer, e della serie Milimo, les âmes errantes de Kinshasa, che produce e dirige per Canal+.
Hong Sangsoo, anche lui un habitué del Festival di Cannes, essendo stato selezionato per il concorso ufficiale in quattro occasioni (La Femme est l’avenir de l’homme nel 2004, Conte de cinéma nel 2005, In Another Country nel 2012 e The Day After nel 2017) e nella sezione Un certain regard (The Power of the Kangwon Province nel 1998, Virgin Stripped Bare by Her Bachelors nel 2000, Hahaha nel 2010 e The Day He Arrives nel 2011).
Anche Carlos Reygadas non è nuovo alla Croisette, avendo presentato i suoi primi due film a Cannes, Japón nel 2002 e Battaglia nel cielo, selezionato per il concorso ufficiale cinque anni più tardi. Dieci anni dopo Japón, ha ricevuto il premio per la miglior regia con Post Tenebras Lux.
Jeremy Strong, anche lui presente sulla Croisette nel 2024, per il suo ruolo, Roy Cohn, in The Apprentice, in concorso ufficiale, ruolo che gli è valso una nomination agli Oscar, ai Golden Globe e ai BAFTA – e due sconfitte contro suo fratello in Succession.
Tutti i film in concorso
- Sentimental Value di Joachim Trier
- Romeria di Carla Simon
- Sound of Falling di Mascha Schilinski
- The Eagles of the Republic di Tarik Saleh
- The Mastermind di Kelly Reichardt
- Dossier 137 di Dominik Moll
- The Secret Agent di Kleber Mendonça Filho
- Fuori di Mario Martone
- Two Prosecutors di Sergei Loznitsa
- Nouvelle Vague di Richard Linklater
- Sirat di Oliver Laxe
- La Petite Derniere di Hafsia Herzi
- The History of Sound di Oliver Hermanus
- Renoir di Chie Hayakawa
- Alpha di Julia Ducournau
- Young Mothers di Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne
- Eddington di Ari Aster
- The Phoenician Scheme di Wes Anderson
- Die my love di Lynne Ramsay
- Mother and child di Saeed Roustaee
Fuori concorso
- Mission: Impossible — The Final Reckoning di Christopher McQuarrie
- The Coming of the Future di Cedric Klapisch
- The Richest Woman in the World di Thierry Klifa
- Vie Privée di Rebecca Zlotowski
- Highest 2 Lowest di Spike Lee
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