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NISSAN PER TAMPONARE LE PERDITE CAMBIA STRATEGIA


C’è aria gi grande incertezza in casa Nissan, un tempo ai primi posti  dei top costruttori di auto a livello globale e che oggi per la prima volta in 16 anni, esce da questa classifica e dalla porta di servizio senza tante reverenze estromessa dal club dei migliori. Colpa del crollo delle vendite globali, che hanno registrato un invenduto di 1,61 milioni di unità, segnando un preoccupante -6% rispetto all’anno precedente con perdite finanziarie che hanno toccato, nell’ultimo trimestre, i 105 milioni di dollari. Altro campanello di allarme la discesa delle vendite anche sul mercato cinese, sprofondate del 18% nei primi sei mesi dell’anno, fermandosi a quota 270.000 unità, un dato che impallidisce di fronte alle 720.000 auto vendute nel 2018. Un’emorragia di numeri che si riflette anche nel mercato giapponese, dove le immatricolazioni sono scese a 220.000 veicoli, il livello più basso dal 1993, con un ulteriore calo del 10%.

Le ragioni dietro il calo delle vendite e la crisi di Nissan

Il settore automobilistico a livello mondiale sta attraversando un periodo di difficoltà, con un generale calo delle vendite di auto nuove, da cui anche Nissan non è esente. L’instabilità economica globale ha un impatto diretto sulle vendite di auto, portando a un indebolimento della domanda. Oltre al calo del fatturato, Nissan ha riportato difficoltà nel riportare l’azienda alla redditività. Per affrontare la crisi, Nissan sta attuando un piano di recupero che prevede la chiusura di stabilimenti e una significativa riduzione della capacità produttiva globale per riportare la redditività.  Riduzione della capacità produttiva: Il piano prevede una riduzione della produzione del 30% (esclusa la Cina) per arrivare a 2,5 milioni di unità. 

Giganti emergenti come BYD e Geely hanno superato Nissan nelle classifiche mondiali, e Suzuki, storico rivale domestico, è riuscita a scavalcare il marchio nipponico per la prima volta dal lontano 2004

Ora però pare che Nissan abbia deciso di giocare le sue carte migliori puntando su innovazione e nuove strategie di elettrificazione. Nel mercato statunitense, la casa giapponese ha lanciato la nuova Leaf EV a un prezzo aggressivo di 31.485 dollari, un chiaro segnale della volontà di recuperare terreno nel segmento delle auto elettriche. Non meno importante il successo del crossover Kicks, che ha superato le 50.000 unità vendute nel primo semestre, confermando che, quando la ricetta è giusta, il pubblico risponde ancora con entusiasmo. E per chi cerca un SUV dal sapore più tradizionale, il marchio non ha dimenticato la storica Xterra, pronta a fare il suo ritorno per riconquistare gli amanti dell’off-road, Sul fronte orientale, la partita si gioca invece tutta sulla nuova N7 EV, una berlina elettrica proposta in mercato cinese a circa 16.700 dollari, destinata a diventare il simbolo della riscossa. L’obiettivo è chiaro: recuperare la fiducia persa e dimostrare che Nissan è ancora capace di innovare e anticipare le tendenze.

Elon Musk salverà Nissan?

Il Giappone corteggia la Tesla di Elon Musk per aiutare la giapponese Nissan in difficoltà. Il titolo Nissan Motor è balzato sul Nikkei del 9,4% a 458,80 yen dopo che il Financial Times ha riportato che un gruppo giapponese di alto livello, guidato dall’ex membro del cda di Tesla, Hiro Mizuno, con il supporto dell’ex primo ministro, Yoshihide Suga, ha elaborato un piano per fare in modo che il produttore statunitense di veicoli elettrici investa nella casa automobilistica giapponese. Secondo il quotidiano, che ha citato fonti anonime, il gruppo ritiene che Tesla sia interessata ad acquisire gli impianti di Nissan negli Stati Uniti. Potrebbe essere il partner strategico nel settore tecnologico tanto atteso. «La fabbrica Tesla è il prodotto. La linea di produzione di Cybercab non ha eguali nell’industria automobilistica», ha detto Musk, rispondendo a un utente che ha condiviso quanto riportato dal Ft sulla piattaforma di social media X. L’anno scorso Musk ha presentato un Cybercab a due posti e due porte, senza volante e pedali, che utilizzerebbe telecamere e intelligenza artificiale per navigare sulle strade. In precedenza aveva detto che l’azienda avvierà la produzione del Cybercab nel 2026.



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