
Jimmy Kimmel on ‘Jimmy Kimmel Live!’.Credit : Randy Holmes/ABC via Getty
L’emittente ABC, di proprietà della Walt Disney Co., ha reso noto in queste ore che il proprietario dell’emittente Nexstar Media Group ha deciso di ritirare dalla programmazione lo show Jimmy Kimmel Live dalle sue emittenti affiliate alla ABC a seguito dei commenti del presentatore riguardo l’assassinio dell’attivista di destra Charlie Kirk. La Nexstar, con sede a Irving, in Texas, oggi ha annunciato, tramite un rappresentate dell’azienda, che Kimmel non trasmetterà più sulle sue stazioni per il prossimo futuro aggiungendo che sostituirà lo show con altri programmi”. Cosa ha detto di così grave Kimmel? Lunedì scorso il giornalista durante un monologo nel suo programma ha detto che “Tyler Robinson, l’uomo dello Utah accusato dell’omicidio di Kirk, potrebbe essere un affiliato dei repubblicani pro-Trump” aggiungendo che “i sostenitori del MAGA stanno cercando disperatamente di far passare questo ragazzo che ha ucciso Kirk come una persona diversa da uno di loro quando in realtà così non è”. Kimmel ha poi preso in giro il presidente Trump perché poche ore dopo l’omicidio di Kirk, quando gli era stato chiesto come stava reagendo all’omicidio del suo stretto alleato, ha avuto, a suo avviso, il cattivo gusto di parlare della costruzione di una nuova sala da ballo alla Casa Bianca.
Martedì le forze dell’ordine hanno rivelato che Robinson aveva tendenze politiche liberali e aveva espresso disprezzo per Kirk parlando con il suo compagno di stanza. “I commenti del signor Kimmel sulla morte del signor Kirk sono offensivi e insensibili in un momento critico del nostro dibattito politico nazionale e non crediamo che riflettano lo spettro di opinioni, punti di vista o valori delle comunità locali in cui ci troviamo”, ha affermato Andrew Alford, presidente della divisione radiotelevisiva di Nexstar. Alford ha affermato che continuare a dare a Kimmel una piattaforma di trasmissione “non sarebbe semplicemente nell’interesse pubblico in questo momento”.
La decisione di Nexstar arriva subito dopo che il presidente della Federal Communications Commission, Brendan Carr, ha attaccato duramente Kimmel e minacciato di prendere provvedimenti contro ABC. Intervenuto al podcast del commentatore di destra Benny Johnson, Carr ha affermato che una forma di punizione potrebbe essere il ritiro delle licenze delle affiliate ABC, cosa che probabilmente ha attirato l’attenzione di Nexstar che ha affiliate ABC in 32 mercati negli Stati Uniti, tra cui New Orleans, New Haven, Nashville e Salt Lake City.
In generale è estremamente raro che le reti televisive abbandonino uno show in risposta a pressioni politiche. Politically Incorrect di Bill Maher fu cancellato dalla ABC nel 2002 dopo che gli inserzionisti minacciarono di togliere le loro pubblicità dal canale, in seguito a un commento del conduttore sui dirottatori dell’11 settembre, in cui affermava che “non erano codardi”. Nel 1970, la CBS oscurò l’immagine dell’attivista Abbie Hoffman quando apparve al The Merv Griffin Show indossando una maglietta realizzata con una bandiera americana.
La Paramount Global ha accettato di pagare 16 milioni di dollari per chiudere la causa legale intentata da Trump contro la CBS News per la modifica di un’intervista di 60 Minutes con la sua avversaria del 2024, l’allora vicepresidente Kamala Harris. All’interno dell’organizzazione giornalistica, si è scatenata la rabbia per quella che è stata ampiamente considerata una capitolazione a Trump, volta ad aprire la strada alla fusione da 8 miliardi di dollari tra Paramount e Skydance Media di David Ellison. Il caso è stato etichettato come frivolo dagli esperti del Primo Emendamento. Ora gli attacchi si sono estesi ai programmi televisivi di seconda serata, dove i commenti sull’amministrazione Trump sono diventati fonte di tensione. Quest’estate la CBS ha annunciato che The Late Show With Stephen Colbert si sarebbe concluso a maggio, con fonti che citavano perdite finanziarie. Colbert aveva criticato duramente l’accordo tra Paramount e Trump, definendolo una tangente. Trump ha anche ottenuto un risarcimento di 16 milioni di dollari dalla ABC in una causa per diffamazione relativa all’inesatta dichiarazione in onda di George Stephanopoulos , secondo cui Trump era stato ritenuto civilmente responsabile per lo stupro della scrittrice E. Jean Carroll negli anni ’90.
Trump e il suo procuratore generale, Pam Bondi, hanno dichiarato di voler reprimere qualsiasi commento celebrativo sulla morte di Kirk o critica delle sue opinioni. Anna Gomez, l’unico membro democratico della FCC, ha criticato le mosse di Trump e del presidente della FCC che a suo avviso cono rei di aver intimidito i proprietari delle emittenti televisive in un modo che la nazione non ha mai visto. “Un atto imperdonabile di violenza politica da parte di un singolo individuo disturbato non deve mai essere sfruttato come giustificazione per una censura o un controllo più ampi”, ha affermato la Gomez. “Questa Amministrazione sta usando sempre più il peso del potere governativo per reprimere la legittima espressione, non perché glorifichi la violenza o violi la legge, ma perché sfida chi detiene il potere o riflette opinioni a cui si oppone”.
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