[gtranslate] INFORMATICA, TELECOMUNICAZIONI E COMMERCIO, I SETTORI CHE ASSUMONO I GIOVANI - WHAT-U

In un quadro economico caratterizzato da numerosi elementi di incertezza, soprattutto per i settori industriali maggiormente esposti sui mercati internazionali, gli operatori prevedono comunque l’attivazione di oltre 473,5 mila contratti di lavoro, registrando un aumento rispetto al mese di maggio di circa 44mila unità. A trainare la domanda di assunzioni sono la filiera turistica (+30% in un mese), grazie anche ai contratti stagionali da attivare per il periodo estivo, ed il commercio (+11,8%). Le entrate programmate da questi due settori superano le 190mila unità, che salgono a 427mila se si considera l’intero trimestre giugno-agosto.

Nel complesso, però, rispetto al mese di giugno dello scorso anno, la previsione delle entrate subisce una flessione di circa sette punti percentuali, quale risultante di un calo delle attivazioni di contratti sia nel settore dei servizi sia nei comparti industriali. Questi ultimi, in particolare, appaiono poco brillanti evidenziando flessioni negative delle entrate rispetto sia allo scorso maggio, sia a giugno del 2018 (-9,6% e -7,7% rispettivamente). Significativo in questo quadro il calo che si registra in alcuni dei principali settori export-oriented: in particolare per l’industria alimentare i contratti previsti sono 3.200 in meno di un anno fa, mentre in ottica congiunturale i settori della moda e la meccatronica registrano una previsione in diminuzione di circa 2.600 entrate tra maggio e giugno 2019.

Il Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, segnala anche un’ulteriore crescita del numero di imprese che assumono, che si attestano nel mese di giugno ad oltre 243,7mila unità, valore massimo dell’intero periodo considerato (giugno 2018-giugno 2019). Oltre il 30% delle entrate previste in questo mese riguarderanno giovani fino a 29 anni; a livello settoriale tale incidenza assumerà importanza soprattutto nei comparti dell’informatica e telecomunicazioni (41% delle entrate), nel commercio (40%) e nei servizi avanzati alle imprese (40%), valori questi che sottolineano una consistente opportunità di inserimento lavorativo per i giovani.


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