[gtranslate] RENZI ALLA CAMERA PASSA IL NO PER L'ARRESTO DI SOZZANI E LE INTERCETTAZIONI TELEFONICHE - WHAT-U

di Matteo Ciacci

Dopo la scissione di Renzi dal Partito Democratico alla Camera con voto segreto passa il no di almeno 46 franchi tiratori, dal Pd e Italia Viva, la neoformazione di Renzi, che non hanno seguito le indicazioni del gruppo all’autorizzazione dell’applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del deputato di Forza Italia Diego Sozzani. I voti a favore sono stati 235, 309 i contrari, un astenuto. Sozzani era stato indagato nell’ambito di un’inchiesta della Dda milanese con l’accusa di illecito finanziamento dei partiti e corruzione e il no viene reiterato anche per le intercettazioni telefoniche che riguardano il caso, scatenando la rabbia di Di Maio sui social che ha palesato di essere indignato per quanto è accaduto. “Oggi in Parlamento solo il MoVimento 5 Stelle ha votato compatto a favore degli arresti domiciliari del deputato di Forza Italia Diego Sozzani e sulla richiesta di autorizzazione dei giudici a utilizzare intercettazioni telefoniche relative all’inchiesta che lo coinvolge. Sozzani è accusato di finanziamento illecito dei partiti e, guarda caso, proprio certi partiti, approfittando del voto segreto, oggi lo hanno salvato. Quando un cittadino comune sbaglia ne risponde, quando un imprenditore sbaglia, anche involontariamente, ne risponde. E vale lo stesso per ogni lavoratore, per ogni comune mortale in questo Paese. Quando a sbagliare invece è un politico, il sistema si chiude, lo blinda e lo protegge”, ha detto il ministro degli Esteri. “Il voto segreto va abolito. Ognuno deve assumersi le sue responsabilità”.

E se i 5 Stelle battono il chiodo su Sozzani, la Meloni preferisce affondare la lama su Renzi che definisce il burattinaio del nuovo governo M5S-Pd. “Ecco a chi ha riconsegnato l’Italia il Movimento 5 Stelle”, dice. E subito dopo pubblica sulla sua pagina Fb un parte dell’intervista di Renzi ironizzando su quello che dice. Bruno Vespa chiede a Renzi:«Qual è la qualità che apprezza di un uomo». E Renzi: «Di un uomo l’onestà. E, soprattutto, l’onestà intellettuale. Credo che siano caratteristiche fondamentali». E quando Vespa poi gli fa un’altra domanda risponde: «Che cosa detesta?». «Tante cose – è la risposta – soprattutto l’ipocrisia… Non sopporto quelli che dicono una cosa e ne fanno un’altra… quelli che fanno carriera facendosi vedere quelli che non sono, soprattutto in politica».

Renzi non è solo al centro dell’attenzione della Meloni ma anche di Salvini, semplicemente perché il premier di Italia Viva continua a tirarlo in ballo. “Renzi è senza vergogna. Io non sarei in grado di fare quello che ha fatto lui. Magari è un mio limite. Si è portato a casa ministri, viceministri e sottosegretari e il giorno dopo è uscito dal partito che gli ha dato i ministri e ne ha fondato un altro: io un pelo su stomaco e una faccia di bronzo così non ce l’ho”, così il leader della Lega Matteo Salvini si è espresso su di lui nel programma ‘Un giorno speciale’ su Radio Radio e Radio Radio Tv. “Per me l’onore di andare a testa alta vale diciotto ministeri – ha aggiunto – Se gli italiani vorranno tornerò a fare il ministro ma passando per le elezioni. Anche la Carfagna si aggiunge al coro di coloro che oggi hanno detto la sua sul Mattei fiorentini: “Cin lui nemmeno un caffé”.


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