Giovedì Carlos Ghosn, ex Ceo di Renault-Nissan, è stato arrestato
per la seconda volta con l’accusa di abuso di fiducia aggravata. L’accusa sospetta che l’ex CEO di Renault-Nissan abbia trasferito dei fondi della Nissan a una società “di fatto controllata da lui”, tramite un distributore di veicoli Nissan all’estero per un totale di $ 15 milioni cui vanno aggiunti altri 5 milioni, anche questi prelevati ad uso personale. L’ufficio del pubblico ministero in una dichiarazione ha scritto: “Il sospettato ha tradito il suo ruolo (capo Nissan) a beneficio personale”, ha detto.
Intervista su Skype
In un’intervista condotta da Skype e trasmessa su TF1 e LCI,
Carlos Ghosn ha parlato di giustizia giapponese “implacabile” e di “bugie” da parte di Nissan. “Sto combattendo, sono innocente, è difficile. si deve sapere”, ha insistito “che è un arresto vergognoso e arbitrario”.
Nel frattempo la Nissan-Renault-Mitsubishi Motors ha immediatamente convocato un consiglio di amministrazione straordinario per confermare la definitiva rimozione di Ghost dal board.
Carole Ghosn, moglie dell’ex Ceo di Renault-Nissan invece ha lasciato il Giappone, dove il marito è stato arrestato due giorni fa per la seconda volta con l’accusa di abuso di fiducia aggravata. I pm di Tokyo avevano chiesto una testimonianza della donna su base volontaria; l’istanza era stata respinta, ma alla moglie dell’ex tycoon erano stati confiscati il passaporto libanese e il telefono cellulare. A rivelare il suo arrivo a Parigi ieri mattina è stata la stessa Carole Ghosn in una intervista esclusiva al Journal du Dimanche. “Mi sono sentita in pericolo”ha detto, precisando di essere riuscita a lasciare il Paese con il suo passaporto americano. Carole Ghosn racconta di essere stata accompagnata all’aeroporto e fin dentro l’aereo dall’ambasciatore francese in Giappone. Rivendicando l’innocenza del marito, ha infine rivolto un appello al presidente Emmanuel Macron.
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