[gtranslate] NOTRE-DAME: LE GRANDI FAMIGLIE DI FRANCIA SOLIDALI PER LA RICOSTRUZIONE - WHAT-U

di Priscilla Martinez

Dopo l’annuncio di Artémis, anche il gruppo LVMH (Louis Vuitton Moet Hennessy) e la famiglia Arnault, quarto patrimonio mondiale, hanno annunciato questa mattina una donazione di 200 milioni di euro per la ricostruzione di Notre-Dame, devastata dall’incendio di ieri. Il gruppo spiega di volersi unire “alla ricostruzione di questa straordinaria cattedrale, simbolo della Francia, del suo patrimonio e della sua unità”. Il gruppo, ha anche detto di essere disposto a mettere a disposizione “tutte le sue squadre di architetti e finanzieri, per aiutare nel lungo lavoro di ricostruzione e di raccolta di fondi”.
Anche la famiglia Bettencourt-Meyers, tra le più ricche di Francia, eredi del colosso L’Oréal, ha annunciato un aiuto di 200 milioni, di cui 100 attraverso la fondazione Bettencourt Schueller.

Per Notre -Dame la sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, dopo l’incendio di ieri sera, ha annunciato un contributo di 50 milioni di euro per il restauro. “Nel frattempo diverse opere prima custodite dentro Notre-Dame sono state trasferite all’Hotel de Ville, sede del comune, dove si tengono abitualmente delle mostre”, ha precisato la Hildago, che ha anche lanciato l’idea di organizzare una “grande conferenza internazionale dei donatori”, con “mecenati del mondo intero per raccogliere i fondi necessari al restauro”.
Nel frattempo le donazioni per restaurare Notre-Dame hanno già superato la soglia dei 600 milioni di euro, secondo un calcolo realizzato da Bfm-Tv.

“Ricostruiremo Notre-Dame entro 5 anni, ancora più bella. Ce la possiamo fare”, ha detto, nel suo discorso ai francesi, il presidente della Repubblica Emmanuel Macron.



Scopri di più da WHAT-U

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Content is protected !!

Scopri di più da WHAT-U

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading

Decreto legge n. 63/2012 convertito con la legge 103/2012. Art. 3-bis (Semplificazioni per periodici web di piccole dimensioni): 1. Le testate periodiche realizzate unicamente su supporto informatico e diffuse unicamente per via telematica ovvero on line, i cui editori non abbiano fatto domanda di provvidenze, contributi o agevolazioni pubbliche e che conseguano ricavi annui da attività editoriale non superiori a 100.000 euro, non sono soggette agli obblighi stabiliti dall'articolo 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, dall'articolo 1 della legge 5 agosto 1981, n. 416, e successive modificazioni, e dall'articolo 16 della legge 7 marzo 2001, n. 62, e ad esse non si applicano le disposizioni di cui alla delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 666/08/CONS del 26 novembre 2008, e successive modificazioni. 2. Ai fini del comma 1 per ricavi annui da attività editoriale si intendono i ricavi derivanti da abbonamenti e vendita in qualsiasi forma, ivi compresa l'offerta di singoli contenuti a pagamento, da pubblicità e sponsorizzazioni, da contratti e convenzioni con soggetti pubblici e privati.Provider-distributore: Aruba.it SpA (www.aruba.it) - piazza Garibaldi 8 / 52010 Soci (AR)

Realizzazione: What-u Need to know what-u@what-u.com

DISCLAMER - PRIVACY