di Marco Calvi
L’amministratore delegato di Deutsche Bank AG e vicepresidente del consiglio di amministrazione di Frankfurter Institut für Risikomanagement & Regulierung Christian Sewing a maggio aveva promesso una “dura” ristrutturazione all’interno dell’istituto, uno tsunami che a suo dire avrebbe coinvolto quasi un terzo della leadership e previsto grossi tagli del bilancio. Il consiglio di sorveglianza, già riunito oggi a Francoforte per adottare il radicale rinnovamento della banca, sostituirà probabilmente tre dei nove membri del consiglio di amministrazione. Secondo fonti vicine al dossier, pare che una testa nel board del colosso tedesco in crisi che verrà tagliata sarà quella di Frank Strauss, capo della divisione retail e del commerciale. Con l’addio di Strauss salirebbe a tre il numero di uscite eccellenti, dopo quella ufficiale annunciata ieri del capo della divisione Corporate and investment Garth Ritchie, e quella ancora non formalizzata ma data per certa da molte indiscrezioni, di Sylvie Matherat, Chief Regulatory Officer, le cui teste erano state chieste dal fondo d’investimento e potente azionista Riebeck-Brauerei.
Sul fronte conti invece nei piani della Deutsche Bank c’è lo spostamento di circa 75 miliardi di euro (84 miliardi di dollari) e forse fino a 80 miliardi di euro di attività ponderate per il rischio in una nuova divisione che sarà denominata “unità di rilascio capitale”, riporta Bloomberg, precisando che Deutsche Bank aveva 347 miliardi di euro di Risk-Weighted Assets (RWA) alla fine del primo trimestre.
Insomma un passo obbligato verso una vera e propria pulizia del bilancio prevista nel piano di ristrutturazione che a quanto pare, oltre all’intenzione di creare una bad bank degli asset tossici, ha già messo in conto una riduzione drastica della forza lavoro, la stima è di 18-20mila dipendenti. E possibile che il piano di ristrutturazione venga reso noto nelle prossime ore.