di Mike Lewis
L’Iran oggi ha annunciato di avere aumentato il suo arricchimento di uranio oltre il limite stabilito nell’accordo nucleare del 2015 con le potenze mondiali, una mossa che abbinata al precedente abbandono del limite dell’accordo sulle scorte di uranio a basso arricchimento, sicuramente non farà piacere a Trump e alle altre potenze europee. Teheran ha sempre detto che il superamento di questi limiti non è stato deciso per motivi militari, per questo motivo vorrebbe trovare un modo efficace per aggirare le sanzioni statunitensi che bloccano le vendite di petrolio all’estero. Ma Trump, non è certo stupido, da potere credere a teorie così fantasiose. La Gran Bretagna oggi ha avvertito l’Iran di non violare l’accordo e di “interrompere immediatamente e invertire tutte le attività”. Nell’ambito dell’accordo nucleare, il limite per l’arricchimento era stato fissato al 3,67%, una percentuale strettamente monitorata dagli ispettori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica, l’organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite.
L’Unione Europea ha detto che “le super potenze coinvolte nell’accordo ora stanno discutendo riguardo a un possibile incontro di emergenza dopo l’annuncio dell’Iran”, ha detto la portavoce della UE Maja Kocijancic, che afferma che il blocco è “estremamente preoccupato” per questa mossa. Il Segretario di Stato americano Mike Pompeo ha twittato: “L’ultima espansione dell’Iran del suo programma nucleare porterà ad un ulteriore isolamento e sanzioni. Le nazioni dovrebbero ripristinare lo standard di vecchia data che non prevede alcun arricchimento per il programma nucleare iraniano. Il regime iraniano, armato di armi nucleari, rappresenterebbe un pericolo ancora più grande per il mondo”. Durante una conferenza stampa, i funzionari iraniani hanno detto che avrebbero raggiunto il nuovo livello di arricchimento dell’uranio verso la fine della giornata e che l’obiettivo fissato al 3,67%, sarebbe stato abbondantemente superato. Notizia che ha allarmato ancor di più gli ispettori dell’AIEA, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, l’organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite. “Nel giro di poche ore, i compiti tecnici saranno finiti e l’obiettivo di arricchimento superiore al 3,67% raggiunto”, ha detto il portavoce dell’agenzia nucleare iraniana Behrouz Kamalvandi. “Prevediamo che le misurazioni dell’AIEA domani mattina presto mostreranno che siamo andati oltre il 3,67%”. L’AIEA ha dichiarato di essere a conoscenza dei commenti dell’Iran e che “gli ispettori in Iran riferiranno al nostro quartier generale non appena verificheranno lo sviluppo annunciato”. Il ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif ha inviato una lettera al capo della politica estera dell’UE, Federica Mogherini, nella quale ha illustrato tutti i passi compiuti, ha detto Abbas Araghchi, vice ministro degli Esteri.
“I passi compiuti finora dall’Iran dimostrano che è più interessato a fare pressione politica che a muoversi verso un’arma nucleare”, ha affermato Daryl G. Kimball, direttore esecutivo della Arms Control Association con sede a Washington. Aggiungendo che l’Iran avrebbe bisogno di almeno 1.050 chilogrammi (2.315 libbre) di uranio a basso arricchimento per fare il nucleo di una singola bomba nucleare, quindi dovrebbe arricchirlo al 90%. “L’Iran non sta correndo verso la bomba come alcuni sostengono”, ha detto Kimball all’Associated Press. Tuttavia, “se l’Iran e gli Stati Uniti rimangono sulle loro posizioni, la faccenda potrebbe complicarsi”. il premier israeliano Netanyahu ha esortato la comunità internazionale a punire l’Iran per la sua decisione. Ora occorre solo aspettare la prossima mossa di Trumo che non tarderà a palesarsi.