[gtranslate] HARRY E MEGHAN: MA NON DOVEVAMO PARLARNE PIÙ? - WHAT-U

di Patricia Sinclair

Eppure ci avevamo creduto tutti al fatto che Meghan e Harry volessero tagliare i ponti con il Regno Unito, optando per un’esistenza lontano dai riflettori, dalle luci della ribalta. L’impressione però, dopo pochi mesi dal loro addio, è stata ben diversa. Perché in pratica almeno un paio di volte la settimana i duchi hanno tenuto e tengono banco nel mondo del gossip.

Vuoi perché all’inizio avevano detto che si sarebbero trasferiti in Canada, apparentemente per sempre, e poi obbligati dal Covid-19, gioco forza (N.d.R. altrimenti chiudevano le frontiere canadesi e non avrebbero più potuto muoversi) hanno scoperto le loro carte e si sono trasferiti in California dove avevano già pianificato di andare assieme al piccolo Archie e dove avevano già una casa dove potere alloggiare.

Vuoi perché questa casa non era una semplice casa, (N.d.R. anche se nessuno avrebbe mai immaginato potesse essere low cost), ma una lussuosissima dimora a Beverly Hills, dove poter continuare una vita da sogno anche lontano dalla famiglia reale britannica. Una dimora di proprietà di Tyler Perry, attore e comico molto famoso negli Stati Uniti, secondo il Daily Mail, del valore di 18 milioni di sterline (oltre 16,5 milioni di euro) con un costo di affitto pari a 30mila dollari più o meno oltre 27mila euro. Tra l’altro pure un prezzo di favore, concordato con il proprietario grazie all’intervento di Oprah Winfrey, una delle più famose conduttrici televisive degli Stati Uniti e grande amica di Meghan Markle, che si sarebbe attivata immediatamente per aiutare la coppia a trovare un posto dove vivere una volta allontanatasi dalla famiglia reale britannica.

Vuoi perché Meghan e Harry non hanno fatto gli auguri pubblici alla regina né il giorno del suo compleanno ossia il 21 aprile scorso e nemmeno hanno proferito parola a giugno durante e dopo la celebrazione del Trooping the Colour, la manifestazione, alla quale partecipano i reggimenti del Commonwealth e del British Arm durante la quale viene festeggiato ufficialmente il compleanno del Sovrano del Regno Unito.

Vuoi perché oltre ad andarsene dal Regno Unito, e non benissimo, invece occuparsi dei fatti loro, hanno continuato a mettere il naso negli affari reali. Chiedendo addirittura alla Corte inglese di fare un ‘mea culpa’ per le ingiustizie razziali perpetrate in favore del Commonwealth.

Harry, ha riferito tra i primi il Telegraph, durante uno speech pubblico ha detto: “Non possiamo in alcun modo andare avanti se non riconosciamo il passato“, lasciando tutti sbalorditi. E Meghan poi ha aggiunto: “In questo momento dovremo sentirci un po’ a disagio ed è solo nel superare quel disagio che arriviamo dall’altra parte”.

La coppia poi dalla loro casa di Los Angeles dopo la loro recente affiliazione al movimento ‘Black Lives Matter’ si è rivolta ai giovani leader durante la sessione della scorsa settimana del Queen’s Commonwealth Trust, di cui sono presidente e vicepresidente, facendo vari interventi. “Così tante persone hanno fatto un lavoro così incredibile nel riconoscere il passato e nel cercare di correggere quei torti, penso che tutti dovremmo riconoscere che c’è ancora molto da fare”, ha proseguito il Duca affrontando la storica ingiustizia che coinvolgeva la tratta degli schiavi. Non sarà facile e in alcuni casi non sarà comodo, ma deve essere fatto, perché indovinate un po ‘, tutti ne trarranno beneficio”, ha aggiunto.

“L’uguaglianza”, ha detto la Markle, ” non mette nessuno sul piede posteriore, ci mette tutti sullo stesso piano, che è un diritto umano fondamentale”, ha sottolineato aggiungendo: “Quando si tratta di razzismo istituzionale e sistemico, è lì e rimane lì perché qualcuno, da qualche parte, ne trae beneficio. Non possiamo negare o ignorare il fatto che tutti noi siamo stati educati ed educati a vedere il mondo in modo diverso”, ha concluso Meghan.

Ovviamente la casa reale e in particolar modo la regina non ha voluto rilasciare commenti.

Un portavoce della coppia invece ha dichiarato: “In risposta al crescente movimento ‘Black Lives Matter’, il Queen’s Commonwealth Trust ha condotto una discussione settimanale con i giovani che stanno esaminando varie forme di ingiustizia sulle esperienze dei giovani di oggi. E come presidente e vice presidente, il duca e la duchessa sentivano che era importante farne parte”

E infine vuoi perché alla fine di giugno Meghan e Harry al tribunale di Los Angeles hanno depositato una denuncia a nome di Archie Mountbatten Windsor ossia contro i fotografi che lo hanno immortalato senza rispettare, sostiene la coppia, la sua privacy.

Quale sarà la prossima mossa di Meghan e Harry? Sicuramente verrà loro in mente di dire o fare qualcosa che loro malgrado li farà ripiombare di nuovo dei titoli di copertina di molti quotidiani e magazine. E noi stiamo solo aspettando pazientemente che ciò accada.



Scopri di più da WHAT-U

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Content is protected !!

Scopri di più da WHAT-U

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading

Decreto legge n. 63/2012 convertito con la legge 103/2012. Art. 3-bis (Semplificazioni per periodici web di piccole dimensioni): 1. Le testate periodiche realizzate unicamente su supporto informatico e diffuse unicamente per via telematica ovvero on line, i cui editori non abbiano fatto domanda di provvidenze, contributi o agevolazioni pubbliche e che conseguano ricavi annui da attività editoriale non superiori a 100.000 euro, non sono soggette agli obblighi stabiliti dall'articolo 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, dall'articolo 1 della legge 5 agosto 1981, n. 416, e successive modificazioni, e dall'articolo 16 della legge 7 marzo 2001, n. 62, e ad esse non si applicano le disposizioni di cui alla delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 666/08/CONS del 26 novembre 2008, e successive modificazioni. 2. Ai fini del comma 1 per ricavi annui da attività editoriale si intendono i ricavi derivanti da abbonamenti e vendita in qualsiasi forma, ivi compresa l'offerta di singoli contenuti a pagamento, da pubblicità e sponsorizzazioni, da contratti e convenzioni con soggetti pubblici e privati.Provider-distributore: Aruba.it SpA (www.aruba.it) - piazza Garibaldi 8 / 52010 Soci (AR)

Realizzazione: What-u Need to know what-u@what-u.com

DISCLAMER - PRIVACY