CASA BIANCA TROVA ESCAMOTAGE PER NON INVITARE IL LEADER DI HONG KONG ALL'APEC - WHAT-U

Nel 2023, gli Stati Uniti presiederanno il forum intergovernativo Asia-Pacific Economic Cooperation (APEC), che riunisce 21 economie di tutta l’Asia-Pacifico per collaborare all’obiettivo condiviso di favorire la cooperazione economica, il libero scambio e gli investimenti nell’area asiatico-pacifica. In questo ruolo, il governo degli Stati Uniti organizzerà eventi e guiderà iniziative che affronteranno questioni come il cambiamento climatico, l’inclusione economica e la trasformazione digitale. L’APEC 2023 culminerà in un vertice con i leader politici delle economie membri dell’APEC che quest’anno si terrà a San Francisco, in California, dal 14 al 16 novembre presso il Moscone Center dal quale pare escluso l’amministratore delegato di Hong Kong John Lee Ka-chiu. Quale la ragione? Lee, nel 2020 in qualità di segretario alla sicurezza di Hong Kong,  (è poi diventato amministratore delegato del Paese nel 2022) è stato uno dei numerosi funzionari sanzionati dagli Stati Uniti per aver ridotto i diritti politici degli hongkonghesi. 

Il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale degli Stati Uniti, John Kirby, senza sbilarciarsi su Lee, venerdì ha detto solo che gli Stati Uniti “si assicureranno che la partecipazione [all’Apec] sia in linea con le leggi e i regolamenti statunitensi”. Alla domanda se a Lee sarebbe stato impedito di partecipare Kirby ha detto che gli Stati Uniti “si assicureranno che la partecipazione sia in linea con le leggi e i regolamenti statunitensi”. Giovedì, The Post ha citato tre funzionari statunitensi senza indicarne il nome che hanno affermato che la Casa Bianca aveva deciso di escludere Lee dal raduno, che si terrà a novembre a San Francisco. Hong Kong è membro dell’Apec dal 1991. Secondo The Post, citando i funzionari statunitensi anonimi, le sanzioni contro Lee non impedirebbero  la partecipazione di Hong Kong all’Apec, purché al posto di Lee partecipi un altro alto rappresentante.

Venerdì scorso, Pechino ha chiesto a Washington di revocare la sanzione contro Lee e di invitarlo al vertice, con un portavoce del ministero degli Esteri che ha affermato che gli Stati Uniti hanno “violato in modo flagrante le regole dell’Apec e infranto seriamente l’impegno degli Stati Uniti a tenere la riunione”. Visitando la Malesia venerdì, Lee ha affermato di aspettarsi che gli Stati Uniti agiscano in conformità con le “regole, linee guida e convenzioni” dell’Apec e invitino tutte le economie membri, inclusa Hong Kong.

La decisione di escludere Lee sicuramente complicherebbe le prospettive di un faccia a faccia tra Biden e il presidente cinese Xi Jinping durante il vertice.

I due si sono incontrati di persona l’ultima volta a margine del vertice del G20 a Bali, in Indonesia, nel novembre 2022. Ma le relazioni sono state ulteriormente tese a febbraio, quando gli Stati Uniti hanno abbattuto un pallone cinese dopo che era transitato attraverso il Nord America. Il mese scorso, il ministro della Difesa cinese Li Shangfu, anch’egli sotto sanzione statunitense, ha rifiutato di incontrare il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin durante un vertice sulla sicurezza a Singapore. Ora Biden per superare l’ostacolo, secondo quanto lasciato trapelare da un portavoce del Dipartimento di Stato americano, pare abbia pensato di modificare gli inviti utilizzando la parola “funzionari” piuttosto che “leader” per fare in modo da aprire la forbice dei potenziali invitati ed evitare così scontri diplomatici per eventuali esclusioni. “Durante il nostro anno ospitante abbiamo già accolto alti funzionari di tutte le 21 economie Apec agli incontri a Honolulu, Palm Springs e Detroit”, ha detto il portavoce. “Ora non vediamo l’ora di accogliere i funzionari di tutte le 21 economie Apec alla nostra prossima serie di incontri a Seattle ad agosto e ci aspettiamo lo stesso per la settimana dei leader economici Apec a San Francisco”, ha concluso. Chissà ora quale sarà la contromossa di Hong-Kong. E anche quella della Cina.


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