È stato registrato alla Corte dei Conti ed entrerà a breve in vigore il decreto cosiddetto “salva motociclisti”, che rende obbligatoria l’installazione sulla rete stradale italiana di appositi Dispositivi Salva Motociclisti (DSM) che, per le loro specifiche tecniche, puntano a mitigare gli effetti dell’urto di un motociclista sul guardrail. Una norma importantissima in un Paese, come è l’Italia, che ha il primato in Europa per tasso di motorizzazione di veicoli a due ruote.
In particolare il decreto prevede l’obbligo di installare barriere salva-motociclisti su tutte le curve circolari caratterizzate da un raggio minore di 250 metri nei casi di interventi di nuova costruzione, di adeguamento di tratti stradali esistenti che comportano varianti di tracciato o rinnovo delle barriere di sicurezza stradali su tratti significativi, oppure su strade esistenti non soggette ad interventi ma dove siano avvenuti nel triennio almeno cinque incidenti con morti o feriti, che abbiano visto il coinvolgimento di motoveicoli o ciclomotori.
Il decreto, predisposto dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Ministro Danilo Toninelli e dal sottosegretario Michele Dell’Orco, fa dell’Italia uno dei pochissimi Paesi europei ad adottare specifiche barriere protettive per l’incolumità di scooteristi e motociclisti.
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