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L’ex consigliere speciale Robert Mueller nel corso dell’audizione davanti al comitato di intelligence della Camera mentre risponde a domande sul suo rapporto e sulle interferenze elettorali russe, a Capitol Hill, Washington. 
(Foto AP / Alex Brandon)

Donald Trump potrebbe essere incriminato dopo avere lasciato la Casa Bianca: lo ha detto al Congresso l’ex procuratore speciale del Russiagate Robert Mueller, che ha respinto l’affermazione di un “totale esonero” del presidente Donald Trump nelle sue indagini. “Non è quello che il mio rapporto dice”, ha affermato.

L’arrivo di Mueller a Capitol Hill

8:05

L’ex consigliere speciale Robert Mueller arriva a Capitol Hill per testimoniare davanti al comitato di Giustizia e a quello di intelligence della Camera per fornire ulteriori dettagli e delucidazioni sulla sua indagine sul presidente Donald Trump e le interferenze con la Russia durante 2 anni e rese note a marzo di quest’anno in un rapporto di 448 pagine. Presente in aula anche il suo braccio destro Mueller Aaron Zebley . L’America ha sentito parlare Muller una volta sola, per nove minuti a maggio, nel 2017. Mueller anche in questa occasione dice che la sua testimonianza non andrà oltre a quanto già scritto nel rapporto.

08:30

Il presidente della magistratura Jerry Nadler apre l’udienza con Mueller.

8:37 

Nadler dice che il suo comitato ha “la responsabilità di tenere conto” delle prove che Mueller ha raccolto nella sua indagine sui presunti legami tra Trump e la Russia e sottolinea che “responsabilità, integrità e responsabilità” dovranno essere le parole chiave di questo incontro aggiungendo che “nemmeno il presidente è al di sopra della legge”.

8:40

Il repubblicano repubblicano Doug Collins, membro del comitato giudiziario della Camera, prende la parole e difende Trump affermando che sapeva “ma è innocente”. E dice di confidare in una veloce chiusura del caso.

8:43

Mueller si sottopone al giuramento prima nell’audizione del comitato giudiziario della Camera.

8:45

Mueller rilascia la sua dichiarazione di apertura al comitato.

8:50

Mueller inizia a parlare delle interferenze russe nelle elezioni presidenziali del 2016 e dice che la sua indagine ha scoperto che “il governo russo ha interferito nelle elezioni americane in modo radicale e sistematico”, dimostrandosi però riluttante alla divulgazione di informazioni che potrebbero non garantire l’equità dei procedimenti”. E precisa solamente: “Ci siamo concentrati sulle prove per capire se erano sufficienti per accusare le persone che avevano preso parte alla cospirazione criminale”.

8:52

Nadler inizia a interrogare Mueller. Mueller respinge l’affermazione che il presidente Trump sia “totalmente da esonerare da qualsiasi colpa”, facendo notare che non è quello che ha detto nel suo rapporto sulla Russia.

8:57

Nadler chiede a Mueller spiegazioni su una parte del suo rapporto dove le parole “collusione” e “cospirazione” sembra che vengano usate con significato contraddittorio. E dice riferendosi a quanto c’è scritto a pag. 180 del rapporto; “La collusione non è un reato specifico o una teoria della responsabilità trovata nel Codice degli Stati Uniti; né è un termine dell’arte nel diritto penale federale. Al contrario, anche come definito nella legge dizionari, collusione è in gran parte sinonimo di cospirazione in quanto tale crimine è stabilito nello statuto generale della cospirazione federale “.

9:02

Il rappresentante Zoe Lofgren, un democratico della California chiede a Mueller se la sua indagine ha scoperto se “il governo russo ha tratto beneficio da uno dei candidati vincitori”. Mueller risponde di sì e alla domanda: “E quale candidato sarebbe?” Mueller risponde: “Beh, sarebbe Trump.”

9:40

Mueller riguardo ai suoi “buoni rapporti” con l’ex direttore dell’FBI James Comey, minimizza e spiega: “Entrambi abbiamo iniziato la nostra carriera presso il Dipartimento di Giustizia nello stesso momento, questo era ciò che ci legava”. Mueller poi afferma di non aver parlato con Comey nei sei mesi precedenti la sua nomina a consigliere speciale nel 2017.

9:55

Riguardo alle domande sulla candidatura al posto di direttore del Fbi, Mueller dice di aver parlato con Trump del lavoro dell’FBI prima di essere nominato consigliere speciale, ma “non come candidato”.

Trump però in tweet oggi lo smentisce affermando che ci sono “numerosi testimoni”, tra cui il vicepresidente Mike Pence, che potrebbero dire che Mueller voleva dventare direttore dell’Fbi. Come anche Alyssa Farah, portavoce di Pence, che ha dichiarato all’Associated Press che “Pence era presente nell’Ufficio Ovale quando Robert Mueller fu convocato per il lavoro del direttore dell’FBI nel maggio del 2017”.

10:15

Mueller ribadisce che desidera che la sua testimonianza sia “limitata” a ciò che ha scritto nel rapporto.

10:20

Durante l’interrogatorio di Mueller, il rappresentante Hakeem Jeffries, un democratico di New York, spiega perché crede che il presidente abbia ostacolato la giustizia: “Nell’indagine ci sono prove sostanziali di quando il presidente ordinò a Don McGahn di licenziare il consigliere speciale e poi di mentire a tal riguardo. Spiegando che così facendo Trump ha commesso un atto ostruttivo e con intento corruttivo” e facendo notare che negli Stati Uniti Questi nessuno è al di sopra della legge. Nessuno. Precisando che “il presidente deve essere ritenuto responsabile in un modo o nell’altro”.

10:30

Il Repubblicano Matt Gaetz, accusa Mueller di non avere fatto chiarezza nel suo rapporto su molti aspetto”. Mueller si difende e giustifica dicendo che certi aspetti non rientravano nelle sue competenze ma in quelle del Dipartimento di Giustizia e dell’FBI.

10:40

Robert Mueller ammette che il presidente Trump ha chiesto al suo personale di falsificare i documenti relativi alle indagini in corso e aggiunge che i fatti sono descritti nel rapporto.

10:45

I figli e i consiglieri del presidente Trump nel frattempo commentano ironicamente le risposte dell’ex consigliere speciale Robert Mueller con battute su Twitter rivolte ai democratici.

11

Mueller fa un’affermazione importante e dice che il suo rapporto non esonera Trump dall’ostruzione della giustizia, anche se non sono state trovate prove sufficienti per materializzare le accuse di cospirazione criminale e aggiunge che le linee guida del Dipartimento di Giustizia gli hanno impedito di considerare le accuse contro il presidente Trump mentre era in carica. In ogni caso fa anche presente che un presidente può essere accusato di crimini dopo aver lasciato l’incarico.

11:15

Mueller respinge le accuse del repubblicano della California Tom McClintock, che accusa lui e la sua squadra di avere voluto appositamente non inserire tutte le prove nel rapporto Mueller”.

11:50

A Mueller viene domandato se l’impeachment del presidente potrebbe essere appropriato? E Mueller risponde che non desidera dare risposte su questo aspetto.



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