[gtranslate] PIERS MORGAN VS VICTORIA BECKHAM, A SUO AVVISO, REA DI AVERE CHIESTO I CONTRIBUTI STATALI PER IL LOCKDOWN - WHAT-U

di Patricia Sinclair

Era da tempo che Victoria Beckham non veniva attaccata così duramente pubblicamente. Nemmeno il tempo di festeggiare i suoi 44 anni, purtroppo solo virtualmente su Instagram postando prima le foto di lei nei momenti di gioia (passati) condivisi gli amici, (le più ripetute le immagini con l’amica Eva Longoria ben visibile in molti primi piani e così Eva Longoria a sua volta ha ricambiato postando le stesse e altre foto di loro due sul suo account Instagram) e con il “sempre fighissimo” marito David Beckham. E poi di seguito le foto di lei da bambina, inimmaginabilmente paffutella, ma già bellissima.

A tuonare contro di lei, il giorno dopo la sua partecipazione a ‘One World Together At Home‘ il noto presentatore Piers Morgan, assurto di nuovo alle cronache la scorsa settimana per avere donato 10.000 sterline di tasca propria a Tom Moore, un veterano di guerra di 99 anni, che aveva accettato la sfida di compiere 100 giri percorrendo il perimetro del suo giardino facendo commuovere tutto il Regno Unito. Un uomo evidentemente avvezzo all’uso di ‘bastone e carota‘. Ma ancor più noto per le sue critiche al vetriolo. E questa volta le note di biasimo sono toccate alla stilista Victoria Beckham, (N.d.R.: nonostante abbia reso noto di avere rinunciato al suo stipendio durante il lockdown per il Coronavirus), rea, secondo Morgan, di avere chiesto i sussidi statali previsti per chi ha dovuto bloccare la propria attività, non tanto per una reale perdita di incassi – sempre secondo il parere di Morgan – ma per buttare qualche galleggiante a un’attività già in perdita. Quindi per Piers solo soldi dei contribuenti buttati al vento. E quello che secondo il presentatore è risultato inaccettabile, è stato vederla la sera prima assieme al marito David, nel carosello di star che si sono unite per raccogliere fondi per il sistema sanitario britannico. “Mi dispiace, ma questo mi fa vomitare. Se ti preoccupi così tanto del SSN, @victoriabeckham – allora perché stai prendendo i soldi dei contribuenti di cui il SSN ha un disperato bisogno – e NON ti serve – per fare pubblicità al tuo staff e sostenere la tua impresa fallita”.

Se la proposta dell’ex Posh, venisse accettata dal governo, in pratica i contribuenti del Regno Unito si troverebbero nell’ingiusta- ad avviso di Morgan – posizione di dovere pagare l’80% del salario per i dipendenti dell’affascinante Victoria. A questo punto c’è da domandarsi per quale motivo la Beckham non dovrebbe fruire di questo diritto, visto che anche se è ricca, se ha un’azienda in crisi, ne avrebbe comunque accesso?

E Morgan, come un fiume in piena lo ha chiarito. Spiegando che mentre il suo flagship store di Hong Kong ora è a rischio di chiusura, ora la signora Beckham sta prendendo la palla al balzo per passare dalla moda alla bellezza, facendo pesare in pratica i suoi tentativi “falliti” di impresa sui contribuenti” nel tentativo di fare affari cambiando settore.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Content is protected !!

Decreto legge n. 63/2012 convertito con la legge 103/2012. Art. 3-bis (Semplificazioni per periodici web di piccole dimensioni): 1. Le testate periodiche realizzate unicamente su supporto informatico e diffuse unicamente per via telematica ovvero on line, i cui editori non abbiano fatto domanda di provvidenze, contributi o agevolazioni pubbliche e che conseguano ricavi annui da attività editoriale non superiori a 100.000 euro, non sono soggette agli obblighi stabiliti dall'articolo 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, dall'articolo 1 della legge 5 agosto 1981, n. 416, e successive modificazioni, e dall'articolo 16 della legge 7 marzo 2001, n. 62, e ad esse non si applicano le disposizioni di cui alla delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 666/08/CONS del 26 novembre 2008, e successive modificazioni. 2. Ai fini del comma 1 per ricavi annui da attività editoriale si intendono i ricavi derivanti da abbonamenti e vendita in qualsiasi forma, ivi compresa l'offerta di singoli contenuti a pagamento, da pubblicità e sponsorizzazioni, da contratti e convenzioni con soggetti pubblici e privati.Provider-distributore: Aruba.it SpA (www.aruba.it) - piazza Garibaldi 8 / 52010 Soci (AR)

Realizzazione: What-u Need to know what-u@what-u.com

DISCLAMER - PRIVACY