[gtranslate] MUTA IL CORONAVIRUS ALCUNI CEPPI SONO DIVENTATI PIÙ MORTALI, TRUMP BLOCCA L'IMMIGRAZIONE - WHAT-U

L’oramai tristemente noto dottor Li Wen Liang , il medico che per primo segnalò la pericolosità del virus, pubblicando addirittura un post per informare i colleghi di una malattia simile alla Sars diagnosticata a pazienti poi diventati virali

di Li Marco

Ora che l’allarme Coronavirus si sta un po’ attenuando perché i casi di contagio stanno diminuendo, l’attenzione torna a concentrarsi sulle cause dello scoppio della pandemia causata dal Coronavirus a Wuhan. Gli Stati Uniti indagano sulle dinamiche del virus che ha avuto origine in questa città, e a quanto pare non casualmente, visto che due anni fa dei funzionari di Wuhan avevano segnalato gravi problemi di sicurezza nel biolaboratorio che studiava l’evoluzione di alcuni ceppi del Coronavirus. Un allarme ancora più giustificato dal fatto che questi ceppi sono poi sono risultati molto più mortali di quelli già noti, e guarda caso sono stati poi proprio quelli che si sono diffusi maggiormente in tutta Europa mentre una varietà più lieve ha contagiato gli Stati Uniti.

Nicola Porro, giornalista e conduttore di ‘Quarta Repubblica’
(ph. Massimo Sestini)

Ora lasciando perdere le teorie complottistiche degli inizi che lasciavano intendere che i cinesi stessero fabbricando un’arma biologica, vero è che non si possa nemmeno escludere l’errore umano. In questo momento il presidente Trump punta il dito contro la Cina e non si perde in cavilli diplomatici, lo ha detto apertamente che le indagini sono in corso e la storia darà una risposta all’America e a tutto il mondo. Va anche detto che visto che la Cina aveva avuto già un know how rodato con la SARS, fa tuttora un po’ specie che appena scoperta la novità e la virulenza di questo nuovo virus, invece di incensare la perspicacia dell’oramai tristemente noto dottor Li Wen Liang , il medico che per primo segnalò la pericolosità del virus, pubblicando addirittura un post per informare i colleghi di una malattia simile alla Sars diagnosticata a pazienti poi diventati virali, molti furono coloro che lo accusarono di diffondere notizie false , la polizia per prima, accusandolo di procurato allarme, molti continuano a dire per obbligarlo al silenzio. Purtroppo però il dottor Li aveva ragione e poco dopo essere rientrato al lavoro poiché il Coronavirus, che si era già annidato inesorabilmente nel profondo dei suoi polmoni, non gli diede scampo. Dopo di lui un’altra dottoressa, Ai Fen, è sparita nel nulla. La donna aveva ricoperto l’incarico di responsabile del reparto di pronto soccorso del Wuhan Central Hospital. Anche lei a quanto pare aveva un triste primato quello di essere stata il primo medico locale a individuare questa malattia sconosciuta dopo un’esplosione di contagi. Anche lei avrebbe provato a informare della pericolosità del nuovo virus tramite l’app di messaggistica cinese, WeChat diffondendo le immagini di una persona ricoverata a Wuhan, infettata “da uno strano morbo” con il risultato di essere pure lei ammonita dalle autorità di Pechino.

In un’intervista rilasciata lo scorso mese la dottoressa di Wuhan sottolineò la virulenza della nuova malattia, aggiungendo di essere stata reguardita dalle autorità cinesi, e da quel momento di lei si sono perse le tracce. In realtà pare che ci sia chi per lei posti sulla sua pagina ufficiale di Weibo, che è l’equivalente del nostro Twitter, dei post un po’ ambigui per lasciare intendere che non è affatto scomparsa, ma abbia soltanto deciso ad un tratto di dedicarsi ad altro, pubblicando all’improvviso post senza più parlare della malattia, senza dire più alcunché e questo, è inutile dirlo, si fa davvero fatica a crederlo. Anche senza essere complottisti, come ha detto anche il giornalista Nicola Porro ieri sera nel corso del suo programma ‘Quarta Repubblica’, in onda su Retequattro.

Ora ricercatori dell’Università di Zhejiang in Cina hanno individuato almeno 30 ceppi del virus, noti come SARS-COV-2, di cui 19 nuovi potrebbero, a quanto pare, generare fino a 270 volte più carica virale delle variazioni più deboli

I ricercatori hanno avvertito che anche il fatto che ci siano delle mutazioni più lievi, non significa che siano a basso rischio di mortalità. “Due pazienti nello Zhejiang, uno sui 30 e uno sui 50”, scrive il Daily Mail, “si sono ammalate gravemente dopo aver contratto ceppi più deboli”.

Questo nuovo Coronavirus da quali mani è sfuggito di controllo, quando e dove?

Sebbene esponenti illustri del Gotha dell’infettivologia in Italia abbiano ribadito che non di tratti di un virus modificato in un laboratorio, dopo avere sentito troppe opinioni, alcune di queste contrastanti, su come agisce il Coronavirus,  tenuto conto del cospicuo numero di morti causate dal Covid-19 in tutto il mondo, non è facile ricomporre il grande puzzle della verità.

Un team di ricercatori cinesi dell’Università di Zhejiang afferma che ci sono almeno 30 ceppi del virus, noti come SARS-COV-2. I ceppi all’interno della Cina“, secondo quanto riferito dal South China Morning Post , “erano tra i più pericolosi e simili a quelli che si diffusero in tutta Europa”. A questo è poi seguito un rapporto secondo cui l’America è stata colpita da ceppi di coronavirus provenienti sia dall’Europa che dalla Cina.  

Nel frattempo, i ceppi più deboli si sono concentrati in gran parte negli Stati Uniti

Segue un rapporto secondo cui l’America è stata colpita da ceppi di coronavirus provenienti sia dall’Europa che dalla Cina 

Nel frattempo è notizia di quaranta minuti fa, le 16,04 p.m., negli Stati Uniti, la decisione del presidente di sospendere temporaneamente l’immigrazione a causa della pandemia causata dal Coronavirus. Trump, lo ha anche scritto in un tweet precisando che avrebbe firmato un ordine esecutivo per sospendere l’immigrazione negli Stati Uniti.

“Alla luce dell’attacco del nemico invisibile, nonché della necessità di proteggere i lavori dei nostri GRANDI cittadini americani, firmerò un ordine esecutivo per sospendere temporaneamente l’immigrazione negli Stati Uniti!” ha scritto Trump.

La strana unanime serrata dei negozi cinesi

Ovviamente non sarà sfuggito ad alcuno che i negozi cinesi hanno quasi tutti chiuso all’unisono. Allo stesso modo in cui si obbedisce a un ordine. Per carità, dirà qualcuno, sappiamo che i cinesi sono un popolo (ma anche direi anche un po’ gioco forza) molto ligio al dovere nella Madre Patria, ma visto che alcuni lo sono un po’ meno al di fuori dei loro confini, anche questo ha destato un po’ di sospetti. Come anche anche l’improvvisa e inaspettata generosità nell’offrire aiuti quando dalle loro parti è arrivata la fase calante del virus. In questo momento molti stati stanno studiando il vaccino che probabilmente riuscirà a schermarci da questo ceppo di virus, (N.d.R. ma chissà da quanti altri no), e quello che è certo al momento è che la ‘formula magica salva-vite’ andrà a ingrossare le tasche di alcuni a discapito di altri. Ma al momento siamo ancora nella fase 1. E tanto ci sarà ancora da scrivere.

E POI CHE DIRE DEI TRE REPORTER CINESI SCOMPARSI DOPO AVERE DIVULGATO NOTIZIE ‘REALI’ SULL’EDIPEMIA A WUHAN, OLTRE AD ALTRI CITTADINI PER AVERE CRITICATO IL GOVERNO CINESE?

Chen Qiushi, Fang Bing e Li Zehua sono tre giornalisti cinesi che dopo avere divulgato notizie, report scioccanti su quanto stava avvenendo a Wuhan, rischiando tra l’altro la loro stessa vita per fare il loro lavoro di cronisti, sono scomparsi dalla circolazione. Dove sono?


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Content is protected !!

Decreto legge n. 63/2012 convertito con la legge 103/2012. Art. 3-bis (Semplificazioni per periodici web di piccole dimensioni): 1. Le testate periodiche realizzate unicamente su supporto informatico e diffuse unicamente per via telematica ovvero on line, i cui editori non abbiano fatto domanda di provvidenze, contributi o agevolazioni pubbliche e che conseguano ricavi annui da attività editoriale non superiori a 100.000 euro, non sono soggette agli obblighi stabiliti dall'articolo 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, dall'articolo 1 della legge 5 agosto 1981, n. 416, e successive modificazioni, e dall'articolo 16 della legge 7 marzo 2001, n. 62, e ad esse non si applicano le disposizioni di cui alla delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 666/08/CONS del 26 novembre 2008, e successive modificazioni. 2. Ai fini del comma 1 per ricavi annui da attività editoriale si intendono i ricavi derivanti da abbonamenti e vendita in qualsiasi forma, ivi compresa l'offerta di singoli contenuti a pagamento, da pubblicità e sponsorizzazioni, da contratti e convenzioni con soggetti pubblici e privati.Provider-distributore: Aruba.it SpA (www.aruba.it) - piazza Garibaldi 8 / 52010 Soci (AR)

Realizzazione: What-u Need to know what-u@what-u.com

DISCLAMER - PRIVACY