[gtranslate] CINA E COREA DEL SUD DOPO LA RIAPERTURA RISALGONO I CONTAGI, NEGLI USA CONTESTATE LINEE GUIDA DI TRUMP - WHAT-U

di Colin Anthony Groves

La Cina e la Corea del Sud dopo la riapertura delle attività economiche registrano un nuovo aumento di contagi.  Proprio ora che in tutto il mondo si cominciano a riaprire gradualmente alcune attività. Negli Stati Uniti molti governatori ignorano o interpretano in modo creativo le linee guida della Casa Bianca per evitare i blocchi e fare riaprire le imprese, scrive Ap. In Nebraska, recentemente sono aumentati nuovi casi e tassi di positività, ma il governatore repubblicano Pete Ricketts, ha alleggerito le regole per consentire a saloni, saloni per tatuaggi, ristoranti e chiese di riaprire. La California, lo stato più popoloso e il primo a imporre un blocco completo, sta permettendo a rivenditori e produttori di riaprire con le debite misure di sicurezza. E mentre i governi si confrontano su quando riavviare le loro economie, è l’amministrazione Trump ha preparato un documento di 17 pagine per i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie con consigli passo-passo per aiutare le autorità locali a fare rispettare le regole di sicurezza. Attualmente sono 33 milioni gli americani hanno fatto domanda per l’indennità di disoccupazione nelle ultime sette settimane e il tasso di disoccupazione è già a un livello che non si vedeva dalla Grande Depressione ossia quasi un secolo fa. Gli esperti di sanità pubblica affermano che la guida della Casa Bianca è tutt’altro che chiara e manleva la Casa Bianca dall’attività di prevenzione facendo riferimento ai test che dovrebbero essere gestiti a livello locale. “È come “un’orchestra senza direttore”, ha detto Lawrence Gostin ad Ap, un esperto di salute pubblica alla Georgetown University. “Gli Stati condividono un po ‘di colpa”, ha aggiunto, “ma “la responsabilità di coordinare, applicare e attuare un piano nazionale deve prendersela la Casa Bianca”.

In Italia

In Italia oggi il sindaco di Spadola, comune montano in provincia di Vibo Valentia, Cosimo Damiano Piromalli, ha firmato un’ordinanza che dispone l’immediata riapertura nel territorio comunale delle attività di parrucchieri, contrariamente a ciò che ha disposto il Governo con l’ultimo Dcpm (N.d.R. che prevede le riaperture dei parrucchieri e dei centri di bellezza dal 1 giugno) Nell’atto si delibera “la ripresa delle attività di parrucchieri purché venga espletato il servizio per appuntamento e un solo cliente per volta”. Inoltre è prescritto l’utilizzo di “asciugamani, grembiuli e tutto l’occorrente che viene a contatto con i clienti, rigorosamente monouso ad eccezione degli attrezzi di lavoro che dovranno essere rigorosamente disinfettati ad ogni utilizzo e indossando dispositivi di protezione tali da consentire la protezione individuale al 100% utilizzando più di un sacchetto, uno dentro l’altro, per la raccolta esclusivamente in modalità indifferenziata di tutti i prodotti utilizzati”. In Campania le attività di restauro non si sono fermate con l’emergenza sanitaria Covid-19. Al Parco archeologico di Ercolano è vicino il termine e la consegna dei lavori della mensa marmorea della Palestra, che è stata riportata alla luce nella campagna di scavo nel giugno 1936, definita da Amedeo Maiuri come ”la più grande finora rinvenuta tra Pompei e Ercolano”. In Veneto il governatore Luca Zaia ha detto di essere “pronto a far ripartire tutto anche prima del 18 maggio”. E lo ribadirà oggi nella videoconferenza con gli altri presidenti delle Regioni, alla quale parteciperà anche il ministro Francesco Boccia, ministro per gli affari regionali e le autonomie nel Governo. “Porto avanti la volontà di proporre di poter aprire tutto”, ha detto Zaia. “E’ difficile pensare che l’apertura che abbiamo oggi, che è pressoché totale, sia un fatto di salvaguardia rispetto al riavvio di quello che è rimasto chiuso. Pensare che il capro espiatorio di questa partita sia la parrucchiera, gli estetisti o i negozi, decisamente no. Altri colleghi la pensano come me”.

Nella Corea del Sud e in Cina

Nella Corea del Sud i 13 nuovi casi segnalati nelle ultime 24 ore pare siano collegati a un 29enne, malato, ma asintomatico, che ha visitato tre night club a Seoul lo scorso fine settimana.”Una goccia di inchiostro nell’acqua limpida si diffonde rapidamente”, ha detto il vice ministro della Sanità, Kim Gang-lip, sollecitando la vigilanza per proteggere i guadagni conquistati duramente. “Chiunque può diventare quella goccia di inchiostro che diffonde COVID-19”. In Cina, le autorità hanno riferito che i nuovi contagi sono solo 17, e di queste 17 persone 16 erano asintomatiche. Da tre settimane non risultano decessi e al momento solo 260 persone rimangono ricoverate in ospedale per essere curate per essersi ammalate di COVID-19. Le Nazioni Unite, scrive Ap, stanno sollecitando governi, aziende e miliardari a versare fondi per combattere il Coronavirus nei paesi poveri, avvertendo che il mancato aiuto potrebbe causare una “pandemia di fame”, carestie, rivolte e conflitti.



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