[gtranslate] SALA E FONTANA NEL MIRINO DEGLI ATTIVISTI DEL CARC - WHAT-U

“Fontana assassino, Sala zerbino’ è la grande scritta bianca, notata da alcune volanti della polizia, apparsa in questi giorni sul muro di un sottopasso del cavalcavia Schiavoni, nella zona sud di Milano, (Navigli-Chiesa Rossa). Questa non è la rima volta che i muri della città vengono imbrattati con frasi derisorie e offensive nei confronti del governatore della Lombardia Attilio Fontana, ragione per cui la prefettura di Varese ha deciso di dargli una scorta. Un’inchiesta è stata aperta anche su altre scritte contro ‘Fontana, rivendicate dagli attivisti del Carc, il Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo, che lo hanno definito un ‘assassino’. Proprio oggi i Carc scenderanno in piazza alle 16 per la manifestazione organizzata davanti ad Assolombarda dal Patto d’Azione per un fronte anticapitalista. “Solidarietà al presidente Fontana per le inaccettabili minacce e al sindaco Sala per le offese altrettanto ignobili” ha scritto in un comunicato la segretaria metropolitana del Pd Silvia Roggiani.

Sala tra l’altro è stato recentemente molto criticato dai molti suoi cittadini non solo per lo stato di sporcizia in cui è lasciata Milano nel semicentro e in periferia, dove tra l’altro è anche aumentata la criminalità, ma anche per la pista ciclabile che ha fatto costruire nel cuore della città, in corso Buenos Aires, realizzata senza cordoli e solo con la segnaletica orizzontale per favorire l’uso della bicicletta e alleggerire i mezzi pubblici, visto che per le regole di distanziamento non possono viaggiare a pieno carico. L’attacco al sindaco sulla sua scelta pseudo eco-sostenibile è arrivato dal leader della Lega, Matteo Salvini, che cavalcando proteste e malumori di una parte dei commercianti del centro che l’hanno definita un’opera radical-chic, ha detto: “Vorrei conoscere chi ha disegnato quella pista ciclabile su uno degli assi più trafficati di Milano. Troppi errori di progettazione: grande rischio per la salute dei ciclisti. Questo è il frutto dell’ambientalismo da salotto fondato su pressappochismo e arroganza”.



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