Di Pierce Brosnan si conosce quasi tutto. Ha una stella sulla Hollywood Walk of Fame, al numero 7021. Nel 2003 è stato insignito del titolo di Ufficiale dell’Ordine dell’Impero britannico (OBE) dalla regina Elisabetta II del Regno Unito per il suo “eccezionale contributo all’industria cinematografica britannica” e “per aver aggiunto, nelle sue interpretazioni di James Bond, stile e glamour all’immagine della Gran Bretagna nel mondo”. Nel 2004 ha avviato le pratiche per ottenere la cittadinanza statunitense, che gli è stata conferita nel 2004. Sul fronte famigliare è anche noto ai più informati sono anche al corrente che quando era piccolo suo padre decise di abbandonare la famiglia perciò sua madre decise di andare a vivere a Londra per lavorare. Nel 1964, all’età di undici anni, lui la raggiunse. E quando in seguito la madre chiese il divorzio e sposò un uomo scozzese, un ex soldato veterano della Seconda guerra mondiale, quell’uomo per lui riempì il grande vuoto della figura paterna. Ma il suo destino doveva ancora prendere una svolta. A sedici anni un agente del circo vede Brosnan esibirsi come mangiatore di fuoco e decide di ingaggiarlo. Così Pierce iniziò così a studiare per diventare un attore al Drama Centre di Londra. E il resto è storia nota. Tanti i film interpretati, grande il successo riscosso, come quando ha vestito i panni di James Bond. Fino alla scoperta di una grande passione. Quella della pittura. Sì perché nonostante Brosnan abbia tentato molte volte a scrivere una biografia, è stato attraverso la pittura che ha capito che poteva davvero raccontare se stesso nel modo più intimo. Così l’attore ha ospitato la sua prima mostra d’arte personale, terminata oggi a Los Angeles, intitolata So Many Dreams, una raccolta di dipinti e disegni che l’attore ha creato tra gli anni ’80 e oggi. “Negli Usa sono stato fortemente influenzato dagli artisti di Los Angeles dei primi anni ’80. Avevo un certo desiderio, desiderio e voglia di dipingere. Avevo i soldi per permettermi i materiali artistici, la tela, i pennelli”, ha detto Brosnan. “Ho comprato tutte queste meravigliose, meravigliose forniture artistiche e sono finite in un armadio. Fu solo nel 1987, quando all’allora moglie dell’attore, Cassandra Harris, fu diagnosticato un cancro alle ovaie che Brosnan rispolverò la sua voglia di pittura iniziando a dipingere come liberazione emotiva e conforto per lui e Harris. “Una notte mi sono alzato e ho appena iniziato a dipingere. Ho iniziato a dipingere con le dita”, ha aggiunto Brosnan ricordando come dipingeva mentre la moglie si riprendeva dai trattamenti chemioterapici. Cassandra morì nel 1991, ma l’attore ha conservato quel primo lavoro, intitolato One Dark Night come una reliquia.
La prima mostra personale di Brosnan, programmata per il suo 70° compleanno dell’attore, che ha festeggiato il 16 maggio, è una celebrazione del suo lavoro e dei sogni che ha realizzato durante il suo tempo. “È il mio regalo di compleanno per me stesso per avere il coraggio di dire, vieni a vedere le mie opere d’arte”, ha proseguito. “Ho ancora tanti sogni. Ho soddisfatto venendo in America. Creare una carriera per me stesso è stato un grande sogno e una scommessa, e ha dato i suoi frutti. So Many Dreams è una storia d’amore. È una storia d’amore di donne che hanno influenzato la mia vita, i miei figli e la forma d’arte che realizzo come attore”, ha precisato. L’attore ha poi rivelato che desidera espandersi in altre forme d’arte, ceramica, ceramica, scultura e persino sculture in legno. “Questo è sicuramente un momento di transizione nella mia vita di attore, di artista… e questo mi riempie di un’euforia di aspettative, desideri e desideri. E vedremo dove ci porterà il vento”, ha concluso.
(ph. mostra/AP)