SPACEX CI RIPROVA CON UN NUOVO LANCIO, MA FALLISCE UNA SECONDA VOLTA - WHAT-U

SpaceX ha lanciato il suo mega razzo Starship, ma ha perso sia il booster sia la navicella spaziale dopo un paio di esplosioni nei primi minuti del volo di prova di oggi. Il sistema di autodistruzione della navicella pare l’abbia fatta esplodere nel Golfo del Messico dove è esploso per primo il booster. Il test è durato otto minuti, circa il doppio del tempo del primo lancio di aprile, anch’esso terminato con un’esplosione. Insomma Starship che è il razzo che con un’altezza di 121 metri è considerato il più grande e potente mai costruito, più alto del razzo Saturn V della NASA che portò gli uomini sulla Luna più di mezzo secolo fa, e 23 metri più alta del razzo Space Launch System della NASA che volò intorno alla luna e ritorno e ha circa il doppio della spinta al decollo, ha fallito di nuovo.

Alcuni giorni fa la Federal Aviation Administration (FAA) aveva autorizzato questo volo senza alcuna riserva, dopo aver confermato che tutte le preoccupazioni relative alla sicurezza e all’ambiente erano state soddisfatte. Questo perché il primo lancio si era concluso con un’esplosione e il sistema di autodistruzione aveva fatto esplodere il razzo sopra il Golfo del Messico pochi minuti dopo il decollo dal sud del Texas, danneggiando gravemente  la piattaforma a causa dell’accensione dei 33 motori principali del razzo al decollo. Il Fish and Wildlife Service degli Stati Uniti ha successivamente riferito che pezzi di cemento, lamiere di acciaio e altri oggetti sono stati lanciati a centinaia di metri dalla piattaforma. Si dice anche che un pennacchio di cemento polverizzato abbia inviato materiale fino a 10 chilometri di distanza. Gruppi ambientalisti e faunistici avevano citato in giudizio la FAA rea a loro avviso di non avere messo in conto gli impatti ambientali del programma Starship vicino alla spiaggia di Boca Chica. 

Questa volta il volo di prova sarebbe dovuto durare un’ora e mezza senza raggiungere l’orbita completa della Terra. Invece non ce l’ha fatta. “Il test di oggi è un’opportunità per imparare e poi per volare di nuovo”, ha osservato l’amministratore della NASA Bill Nelson tramite X, precedentemente noto come Twitter. Ora è in corso un’indagine per determinare le cause del secondo scoppio. E SpaceX non potrà lanciare un’altra astronave finché la revisione non sarà completata e non verranno apportate le correzioni.



Scopri di più da WHAT-U

Abbonati per ricevere gli ultimi articoli via e-mail.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Content is protected !!

Scopri di più da WHAT-U

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading

Decreto legge n. 63/2012 convertito con la legge 103/2012. Art. 3-bis (Semplificazioni per periodici web di piccole dimensioni): 1. Le testate periodiche realizzate unicamente su supporto informatico e diffuse unicamente per via telematica ovvero on line, i cui editori non abbiano fatto domanda di provvidenze, contributi o agevolazioni pubbliche e che conseguano ricavi annui da attività editoriale non superiori a 100.000 euro, non sono soggette agli obblighi stabiliti dall'articolo 5 della legge 8 febbraio 1948, n. 47, dall'articolo 1 della legge 5 agosto 1981, n. 416, e successive modificazioni, e dall'articolo 16 della legge 7 marzo 2001, n. 62, e ad esse non si applicano le disposizioni di cui alla delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni n. 666/08/CONS del 26 novembre 2008, e successive modificazioni. 2. Ai fini del comma 1 per ricavi annui da attività editoriale si intendono i ricavi derivanti da abbonamenti e vendita in qualsiasi forma, ivi compresa l'offerta di singoli contenuti a pagamento, da pubblicità e sponsorizzazioni, da contratti e convenzioni con soggetti pubblici e privati.Provider-distributore: Aruba.it SpA (www.aruba.it) - piazza Garibaldi 8 / 52010 Soci (AR)

Realizzazione: What-u Need to know what-u@what-u.com

DISCLAMER - PRIVACY