[gtranslate] ISTAT IN CALO L'OCCUPAZIONE A GIUGNO, COINVOLTI MAGGIORMENTE GLI UOMINI E GLI OVER 35 - WHAT-U

di Patrizia Sinclair

Secondo gli ultimi dati di Istat, a giugno, dopo tre mesi di crescita sostenuta, l’occupazione ha registrato un calo (-0,2% rispetto a maggio, pari a -49 mila) e il tasso di occupazione è sceso al 58,7% (-0,1 punti percentuali).

La diminuzione congiunturale dell’occupazione ha coinvolto soprattutto gli uomini 

(-42mila) e le persone di 35 anni o più (-56mila). La crescita della disoccupazione ha riguardato entrambi i generi e tutte le classi di età. E il tasso di disoccupazione è salito al 10,9%, in aumento di 0,2 punti percentuali su base mensile, con una crescita per quello giovanile che si attestata attorno al 32,6% (+0,5 punti).

 

Un segno meno dopo che nei tre mesi precedenti era invece stata stimata una consistente crescita degli occupati (+0,8% rispetto al trimestre precedente, pari a +196 mila).

E l’aumento aveva interessato entrambe le componenti di genere, coinvolgendo persone di 25 anni o più e tra queste principalmente gli ultracinquantenni (+140 mila). Con una crescita dei lavoratori a termine (+123mila) e degli indipendenti (+ 75mila), mentre erano rimasti sostanzialmente stabili i dipendenti permanenti.

E il calo dei disoccupati si era attestato intorno allo 0,7% (-21mila), mentre quello degli inattivi era stato più sostanzioso: del -1,2% (-154mila).

Quindi un giugno con il segno meno sul tasso occupazionale che però non ha intaccato la volontà delle persone alla ricerca di un nuovo lavoro che secondo le stime di Istat hanno fatto registrare un +2,1% (+ 60mila), con un calo del -0,2% degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-27 mila). E la flessione ha riguardato

principalmente le donne (-23 mila) e si è distribuita tra i 15-49enni facendo scendere il tasso di inattività al 33,9% (-0,1 punti percentuali).

Per contro nei dodici mesi la crescita dell’occupazione è stata consistente, e si è concentrata tra i lavori a termine, con riferimento all’età, tra i 15-34enni e soprattutto tra gli ultracinquantenni. La disoccupazione è calata lievemente mantenendosi sui livelli della fine del 2012 e contestualmente è stato registrato un calo dell’inattività, che si è mantenuto sul minimo storico.



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