TRUMP FESTEGGIA IL THANKSGIVING CON I SOLDATI IN AFGHANISTAN E ANNUNCIA LA RIPRESA NEGOZIATI CON TALEBANI - WHAT-U

Il presidente americano Donald Trummentre festeggia il Thanksgiving con i soldati nella base di Bagram, in Afghanistan (AP Photo/Alex Brandon)

di Colin Anthony Groves

Il presidente americano Donald Trump, assieme al capo dello staff della Casa Bianca Mick Mulvaney, il consigliere per la sicurezza nazionale Rovert O’Brien e il capo di stato maggiore Mark Milley ha compiuto una visita a sorpresa alle truppe Usa in Afghanistan arrivando alla base di Bagram Air Field, il giorno del Thanksgiving, ossia della Festa del Ringraziamento.

(AP Photo/Alex Brandon)
(AP Photo/Alex Brandon)
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Trump, che in questi giorni era nella sua residenza di Mar-a-Lago, in Florida, invece di onorare questa festività in famiglia, ha deciso di trascorrere questa giornata così significativa, assieme a chi rischia ogni giorno la vita per la sua America First. Così appena arrivato a Bagram Air Field, dopo i primi convenevoli, ha servito il tacchino a tutti i militari presenti, che stavano festeggiando il Thanksgiving, stringendo mani e posando con molti di loro per delle foto. “Tornerete a casa”, ha detto Trump, che poi ha tenuto un breve discorso alle truppe all’interno di un hangar. Questa è la prima visita in Afghanistan, dove si trovano almeno 15 mila tra militari Usa e della Nato, che cade in un momento di tensioni tra la Casa Bianca da una parte e i vertici del Pentagono e delle forze armate dall’altra. Trump ha anche annunciato la ripresa dei negoziati di pace con i talebani. “Vogliono un accordo, e ci stiamo incontrando con loro”, ha detto nel corso di un incontro a Kabul col premier afghano Ashraf Ghani, confermando la sua intenzione di ridurre la presenza delle truppe Usa nel paese da 12 mila a 8.600. Gli Stati Uniti e i talebani sembrava che fossero vicini a un accordo a settembre che avrebbe potuto consentire il ritiro delle truppe statunitensi. Ma poi così non è stato. E Trump questa volta, quando ha incontrato Ghani, ha colto l’occasione per dire che gli Stati Uniti rimarranno nell’Afghanistan “fino a quando non avremo un accordo o non avremo la vittoria totale”. Ghani ha ringraziato gli americani che hanno compiuto il “massimo sacrificio” in Afghanistan e ha assicurato al presidente americano che le forze di sicurezza afghane resteranno e saranno sempre di più alla guida della lotta. Ghani, particolarmente compiacente, ha anche elogiato Trump per la missione di ottobre, quella in cui le truppe americane hanno ucciso il leader dello Stato islamico Abu Bakr al-Baghdadi, sottolineando che questa è stata una missione ancora più significativa rispetto a quella compiuta da Barak Obama nel 2011 per catturare il fondatore di al-Qaida, Osama bin Laden. “Presidente Trump, la gente ha parlato molto di bin Laden, ma quello che hai fatto per eliminare al-Baghdadi, che era un organizzatore e non un oratore, è un risultato molto più grande”, ha detto Ghani, parlando alle truppe statunitensi prima della partenza di Trump.

Il presidente americano Donald Trump stringe la mano al presidente afghano Ashraf Ghani il giorno della sua visita alla base americana a Bagram Air Field, in Afghanistan
(AP Photo/Alex Brandon)

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