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L’EUROPA CHE NON C’È


Giorgia Meloni, leader di Fdi

di Matteo Ciacci

“Mi batterò fino all’ultima goccia di sudore per ottenere una risposta europea forte e coesa, c’è un appuntamento con la storia e la Ue deve essere all’altezza”, ha detto il premier Giuseppe Conte commentando le parole della presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen secondo la quale “i coronabond sono un tormentone e nessuno ci sta lavorando”. “Parole sbagliate”, ha aggiunto il ministro Roberto Gualtieri, che per rabbonire l’affondo poi ha aggiunto che “Nessuna opzione era esclusa”. Insomma un’Italia sotto scacco che ora più che mai si trova a fare i conti con un’emergenza che fa venire a galla tutte le falle di un’Unione Europea sempre più di parte, e non certo a vantaggio dell’Italia. “Io penso che sia sotto gli occhi di tutti proprio in questa emergenza la crisi dell’Unione Europea, oggi anche i più incalliti euroinomani si accorgono del fatto che qualcosa oggettivamente non ha funzionato”, ha detto Giorgia Meloni, leader di Fdi, il 26 marzo durante un suo intervento durante un suo intervento alla Camera. “L’Europa decida se vuole esistere oppure no”. E poi facendo riferimento ironicamente alle norme a cui i Paesi dell’Unione devono fare riferimento, sul fronte Italia ha aggiunto: “All’Italia viene richiesta la certificazione virus-free dei propri prodotti agroalimentari e quello che abbiamo visto in passato è una Germania che quando il contagio era soprattutto in Italia impediva l’esportazione di respiratori anche verso i paesi membri”. E sul fronte soldi poi ha precisato: “Quello che noi abbiamo visto era una Banca Centrale Europea alla quale abbiamo chiesto aiuto contro la speculazione che per tutta risposta per bocca della sua presidente ha fatto una gaffuccia che c’è costata 17 punti sulla Borsa in poche ore. Questo è quello che abbiamo visto e abbiamo visto che quando il contagio era in Italia, l’Unione Europea spendeva 200 milioni per tutta l’emergenza Coronavirus compresa la ricerca e quando il contagio arrivato in Francia Germania allora ha cominciato a muovere l’artiglieria pesante. Abbiamo visto che mentre l’Italia combatteva da sola il Coronavirus, all’Eurogruppo si metteva all’ordine del giorno la riforma del Mes che prevede che chi dovesse accedere al ‘Fondo Salva-Stati’ può essere costretto a ristrutturare il suo debito e quando abbiamo chiesto l’aiuto del Mes perché il Governo è andato e ha chiesto l’attivazione del Mes senza condizionalità notizia di oggi poi il presidente magari mi smentirà se non è vero, la Germania ci ha risposto vi attaccate, l’attivazione del Mes senza condizionalità non la prendiamo in considerazione”. Meloni poi ha ipotizzato anche possibili strategie per indebolire uno Stato membro. “Mi dispiace ma qualcuno in Europa pensa che il Coronavirus possa essere anche un’occasione per indebolire qualche altro Stato membro magari per fare un po’ di acquisizioni di aziende strategiche, di asset strategici a basso costo, magari per imporre manovre lacrime e sangue e allora diciamoci la verità l’Europa che abbiamo sognato non esiste, oggi non c’è l’Europa della civiltà, l’Europa della solidarietà, ma c’è un’Europa che aspetta il terremoto in casa nostra per andare a rovistare nelle nostre macerie fregarsi l’argenteria questo abbiamo visto in queste ore”.

Dopo l’annuncio del Premier Conte sugli aiuti economici agli italiani, Giorgia Meloni ha criticato fortemente la linea dei “buoni spesa” seguita dal governo e su Twitter ha scritto: “L’Italia ai tempi del Coronavirus: a chi ha reddito cittadinanza mettono soldi in tasca, a chi fino a ieri lavorava per guadagnarsi da vivere spetta invece umiliazione buoni spesa. Non possiamo permettere squilibri: 1000€ per il mese di marzo per TUTTI coloro che hanno bisogno!”

Il senatore Matteo Salvini, leader della Lega

Salvini anche lui critico sull’Europa su qualsiasi fronte, oggi su Facebook ha annunciato che la Regione Lombardia, grazie al lavoro di Attilio Fontana, Guido Bertolaso e tutta la loro squadra, ha mantenuto la promessa e realizzato l’unità ospedaliera promessa in tempi record: “Il nuovo ospedale nell’ex Fiera a Milano è pronto e verrà consegnato al Policlinico di Milano. Cinquantatre posti letto che possono arrivare a 241, tutti di terapia intensiva, in dieci giorni di lavoro, che si sommano alle altre strutture per l’emergenza di Cremona, Crema e Bergamo, diventate realtà in pochissimo tempo. GRAZIE a tutti, compresi gli straordinari medici e infermieri che stanno arrivando dal resto d’Italia e dal mondo. E intanto la filiera produttiva lombarda si è riconvertita per produrre fino a 900mila mascherine al giorno. Cuore, competenza, voglia di lottare: ci rialzeremo, insieme, più forti di prima”.

Sul fronte ‘aiuti finanziari’ per combattere il Coronavirus, il leader leghista, che aveva diviso i 400 milioni destinati agli italiani per 60 milioni, adducendo che ad ogni Italiano sarebbero state offerte solo 7 euro a testa, quindi in pratica una miseria, è stato invece bacchettato dal vicesegretario del Pd Andrea Orlando che gli ha fatto notare via Instagram che i suoi conti erano sbagliati.

“No Salvini, non sono 7 euro. Io e te non ne abbiamo bisogno. E per fortuna molte altre famiglie non hanno problemi alimentari”, ha commenta su Twitter il vicesegretario del Pd Andrea Orlando.



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